pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion

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Philip Roth
Autori del Nuovo Continente
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Philip Roth
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by
Karenina
(new)
Oct 19, 2022 12:46AM

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Ho paura a leggerne un terzo che mi faccia definitivamente allontanare dalla sua opera, quindi rimando vigliaccamente.

A differenza di alcuni miei amici che hanno odiato il finale, per me quella è una delle parti migliori.

"
idem
Gran bella storia, molto ben scritta.
Rimane un ottimo romanzo scritto da un ottimo scrittore.
Non escludo in futuro di leggere altro, ma non nell'immediato.

Aggiornamento.
Sulla base dei vostri consigli, la classifica è la seguente:
6- Pastorale americana
6 - Lamento di Portnoy
5 - La macchia umana
3 - Il teatro di Sabbath
3 - Operazione Shylock
3 - Il complotto contro l'America
2 - Il grande romanzo americano
1 - Patrimonio
1 - I fatti
1 - Ho sposato un comunista
1 - Lo scrittore fantasma
1 - Zuckerman scatenato
1 - Indignazione
1 - Nemesi
1 - La nostra gang
Avendo già letto Pastorale americana, ed avendo trovato su Libraccio Il Lamento di Portnoy, mi dedicherò a quest'ultimo.
volevo scaricare l'estratto della biografia per kindle e ............... non esiste in ebook in italiano! (scaricato l'estratto in inglese, e scoperto che l'ebook english costa 19.99 .... te possino!)
Sulla base dei vostri consigli, la classifica è la seguente:
6- Pastorale americana
6 - Lamento di Portnoy
5 - La macchia umana
3 - Il teatro di Sabbath
3 - Operazione Shylock
3 - Il complotto contro l'America
2 - Il grande romanzo americano
1 - Patrimonio
1 - I fatti
1 - Ho sposato un comunista
1 - Lo scrittore fantasma
1 - Zuckerman scatenato
1 - Indignazione
1 - Nemesi
1 - La nostra gang
Avendo già letto Pastorale americana, ed avendo trovato su Libraccio Il Lamento di Portnoy, mi dedicherò a quest'ultimo.
volevo scaricare l'estratto della biografia per kindle e ............... non esiste in ebook in italiano! (scaricato l'estratto in inglese, e scoperto che l'ebook english costa 19.99 .... te possino!)

Sulla base dei vostri consigli, la classifica è la seguente:
6- Pastorale americana
6 - Lamento di Portnoy
5 - La macchia umana
3 - Il teatro di Sabbath
3 - Operazione Shylock
3 - I..."
Ottima scelta @Titti! Mi avete fatto venire voglia di riprendere in mano Roth, ho il tomazzo Zuckerman con quattro testi, di cui ho letto solo (con piacere) Lo scrittore fantasma... vedremo. Sono indietro su tutte le letture ahimè :)
ho iniziato la biografia (l'estratto in inglese me ne fa leggere un duecento pagine) e ho realizzato di aver già letto Il lamento di portnoy e di averlo completamente rimosso dalla memoria :-(

Il teatro di Sabbath allora! Anche la macchia umana merita

Lamento di Portnoy non è tra i miei preferiti, mi piace per la freschezza e perché si vede che è l'origine di quello che ci sarà dopo.
trovato finalmente l'ebook della versione inglese, un po' scoraggiata dalla "durata" (il kindle mi dice 21 ore !) :-)
Il tono è boh, perfino le didascalie delle foto sembra che abbiano impresso un tono volutamente sarcastico (voluto da PR?), nel senso che tutte le volte che c'è Philip coi genitori o con gli amci, viene definito "famous" . In generale (sono a pagina 100 su 800) sembra scritto sotto dettatura, senza lo spirito che viene attribuito a PR.
Cerco di spiegarmi: non ho chissà quale conoscenza di Roth (ho letto solo 2-3 libri), ma mi sono letta le critiche positive (quelle per cui è Il Grande Autore Americano A Cui Hanno Negato Il Nobel), e trovo qui uno spirito inacidito. Ma non è una autobiografia, quindi non posso imputarla a lui. D'altronde non so quanto ci sia dell'autore .... insomma, non so se funzionerà il motivo per cui lo sto leggendo :-) (ovvero innescare l'effetto Simenon)
Il tono è boh, perfino le didascalie delle foto sembra che abbiano impresso un tono volutamente sarcastico (voluto da PR?), nel senso che tutte le volte che c'è Philip coi genitori o con gli amci, viene definito "famous" . In generale (sono a pagina 100 su 800) sembra scritto sotto dettatura, senza lo spirito che viene attribuito a PR.
Cerco di spiegarmi: non ho chissà quale conoscenza di Roth (ho letto solo 2-3 libri), ma mi sono letta le critiche positive (quelle per cui è Il Grande Autore Americano A Cui Hanno Negato Il Nobel), e trovo qui uno spirito inacidito. Ma non è una autobiografia, quindi non posso imputarla a lui. D'altronde non so quanto ci sia dell'autore .... insomma, non so se funzionerà il motivo per cui lo sto leggendo :-) (ovvero innescare l'effetto Simenon)

Il tono è boh, perfino le didascalie delle foto sembra che abbiano impresso u..."
Ma nel senso che hai iniziato a leggere Simenon dopo aver letto una sua biografia?
Io sono molto titubante a basarmi sulle biografie degli autori, per sentirmi ispirato a leggerli. La mia teoria è che la maggior parte dei grandi autori sia gente noiosa o antipatica 😅
@giovanni avevo letto qualcosa dei romanzi di Sim ma mi avevano lasciata perplessa, poi honletto la sua (terza) autobiografia, Memorie Intime, che -oltre ad essere scritta benissimo - apre una visione intima sui romanzi (che a me non si era svelata, a differenza di altri lettori). a quel punto ho iniziato a leggerlo con un'altra percezione.
se.da un lato sono unappassionata di auto e biografie, dall'altro non è che mi interessi più di tanto la vita degli autori, TRANNE per quelli la cui vita è dichiaratamente un pezzo di scrittura (tipo chatwin) .
Roth è una incognita, letto qualcosa, apprezzato ma non ne ho mai colto la grandezza che altri decantano. visto che anche lui ha usato pezzi di vita, mi sono detta, uniamo la mia passione per le bio per vedere se mi regala il piacere di leggere
se.da un lato sono unappassionata di auto e biografie, dall'altro non è che mi interessi più di tanto la vita degli autori, TRANNE per quelli la cui vita è dichiaratamente un pezzo di scrittura (tipo chatwin) .
Roth è una incognita, letto qualcosa, apprezzato ma non ne ho mai colto la grandezza che altri decantano. visto che anche lui ha usato pezzi di vita, mi sono detta, uniamo la mia passione per le bio per vedere se mi regala il piacere di leggere
Sto ancora leggendo quella specie di strano diario di Christa Wolf, e a un certo punto, nel 1994, scrive:
"Gerd ha letto l'autobiografia di Philip Roth ed è entusiasta e divertito."
Gerd è il marito della Wolf: Titti, confermi le sue impressioni?
"Gerd ha letto l'autobiografia di Philip Roth ed è entusiasta e divertito."
Gerd è il marito della Wolf: Titti, confermi le sue impressioni?
Catoblepa wrote: "Sto ancora leggendo quella specie di strano diario di Christa Wolf, e a un certo punto, nel 1994, scrive:
"Gerd ha letto l'autobiografia di Philip Roth ed è entusiasta e divertito."
Gerd è il mar..."
eh ma quella deve essere l'autobiografia che ha scritto direttamente I fatti. Autobiografia di un romanziere nel 1988.
Queslla di Bailey che sto leggendo è una biografia autorizzata, in cui si sente molto la direzione data dal biografato ma manca (imho, e considera che non sono per niente una rothiana) la genialità. Quindi è tutto un po' greve, un po' pesante, un po' artefatto.
Forse per l'effetto Simenon avrei fatto meglio a leggere I fatti :-)
"Gerd ha letto l'autobiografia di Philip Roth ed è entusiasta e divertito."
Gerd è il mar..."
eh ma quella deve essere l'autobiografia che ha scritto direttamente I fatti. Autobiografia di un romanziere nel 1988.
Queslla di Bailey che sto leggendo è una biografia autorizzata, in cui si sente molto la direzione data dal biografato ma manca (imho, e considera che non sono per niente una rothiana) la genialità. Quindi è tutto un po' greve, un po' pesante, un po' artefatto.
Forse per l'effetto Simenon avrei fatto meglio a leggere I fatti :-)
update: man mano che ci si inoltra nella vita (ovvero avanza l'età) e nell'opera diventa decisamente più interessante.
Però non è detto che si mantenga su questo livello.
La morte di Maggie e quindi l'eliminazione di tutta la grevità con cui viene vissuta (e descritta: si avverte la fatica di stare sul difficilissimo crinale di ricostruire fatti inquinati volontariamente dai due protagonisti e cmq mantenere la decenza verso una persona morta al momento della scrittura, e che quindi non può difendersi) questa relazione per un bel po' di capitoli ha contribuito a focalizzare la biografia soprattutto sulla scrittura.
Quando pensavo che questo fosse un driver, sono arrivata al punto in cui scrive Seno e Il Grande Romanzo Americano e ci sono pochissimi riferimenti all'elaborazione dei due testi.
Però non è detto che si mantenga su questo livello.
La morte di Maggie e quindi l'eliminazione di tutta la grevità con cui viene vissuta (e descritta: si avverte la fatica di stare sul difficilissimo crinale di ricostruire fatti inquinati volontariamente dai due protagonisti e cmq mantenere la decenza verso una persona morta al momento della scrittura, e che quindi non può difendersi) questa relazione per un bel po' di capitoli ha contribuito a focalizzare la biografia soprattutto sulla scrittura.
Quando pensavo che questo fosse un driver, sono arrivata al punto in cui scrive Seno e Il Grande Romanzo Americano e ci sono pochissimi riferimenti all'elaborazione dei due testi.

io ho letto la bio di Roth scritta da Bailey e stralci di quella di Boswell. No, non è all'altezza, ma ad esempio è molto meglio di quella di Chatwin scritta da Shakespeare.
quando avrò tempo scriverò un commento articolato ma, grossomodo
1) inizio (ovvero nascita-parenti-adolescenza) e fine (ovvero senescenza-malattie-morte) sono un po' una palla;
2) storie di donne problematiche (prima moglie, seconda moglie) sono un po' un giustificativo (brillante nel secondo caso, angoscioso nel primo);
3) storia dei libri e dei suoi interessi, molto ben trattata (probabilmente gli appunti di PR hanno costituito una traccia importante)
4) c'è poco gossip (a parte il punto 2) e questo per me è un plus
quando avrò tempo scriverò un commento articolato ma, grossomodo
1) inizio (ovvero nascita-parenti-adolescenza) e fine (ovvero senescenza-malattie-morte) sono un po' una palla;
2) storie di donne problematiche (prima moglie, seconda moglie) sono un po' un giustificativo (brillante nel secondo caso, angoscioso nel primo);
3) storia dei libri e dei suoi interessi, molto ben trattata (probabilmente gli appunti di PR hanno costituito una traccia importante)
4) c'è poco gossip (a parte il punto 2) e questo per me è un plus

Ma parli dell'autore o del liquore? XD"
:-P scherzetti!
che poi si chiama Blake Bailey. che caspita di nome figo! è come chiamarsi che ne so Gordon Parker... o altri nomi così spettacolari

https://www.corriere.it/cultura/23_gi...

Di Richard Ford, il mio americano preferito.
Grazie Krodi, mi era sfuggito
Antonio wrote: "ieri ho visto l'episodio di Maisel in cui sta per sposare Philip Roth.
:D"
Ahah, fantastica!
:D"
Ahah, fantastica!
Tittirossa wrote: "si, non ci volevo credere :-) :D"
Io quando l'ho capito mi sono ribaltata sul divano dalle risate :-D
Io quando l'ho capito mi sono ribaltata sul divano dalle risate :-D
piperitapitta wrote: "Tittirossa wrote: "si, non ci volevo credere :-) :D"
Io quando l'ho capito mi sono ribaltata sul divano dalle risate :-D"
cmq, io adesso mi rivedo tutta in fila le 5 stagioni (mi manca l'ultimo episodio per cui aspetto la giornata ideale, e non so quando sarà), perchè la prima volta tra leggere i sottotitoli in inglese che altrimenti ti perdi il senso, guardare i vestiti, capire i joke, metà e più delle cose, me le sono persa
Io quando l'ho capito mi sono ribaltata sul divano dalle risate :-D"
cmq, io adesso mi rivedo tutta in fila le 5 stagioni (mi manca l'ultimo episodio per cui aspetto la giornata ideale, e non so quando sarà), perchè la prima volta tra leggere i sottotitoli in inglese che altrimenti ti perdi il senso, guardare i vestiti, capire i joke, metà e più delle cose, me le sono persa
Colajanni oggi, in intervista sul Corsera, parla del catalogo Rothiano-adelphiano.
ritradurranno tutto (tranne qualcosa di Mantovani e Gobetti) a firma Codignola e Pareschi. sperem ben perché dice "non si tratta solo di tradurre egregiamente ma di gareggiare col suo estro comico, infantile, erotico e tormentato"
quel gareggiare mi spaventa
ritradurranno tutto (tranne qualcosa di Mantovani e Gobetti) a firma Codignola e Pareschi. sperem ben perché dice "non si tratta solo di tradurre egregiamente ma di gareggiare col suo estro comico, infantile, erotico e tormentato"
quel gareggiare mi spaventa

ritradurranno tutto (tranne qualcosa di Mantovani e Gobetti) a firma Codignola e Pareschi. sperem ben perché dice ..."
Titti, mi hai anticipato... letto anch'io stamane, sono contento che tengano alcune buone traduzioni di Mantovani/Gobetti... detto questo, Silvia Pareschi/Matteo Codignola sono anche ottimi traduttori, vedremo cosa pubblicheranno! Ci resta solo di attendere qualche mese, credo...

Anche a me, e pensavo fossero stimate quasi unanimemente... d'altronde, Adelphi non sempre tiene le vecchie traduzioni (vedi con Carrère, molti li hanno ritradotti, nonostante molte versioni Einaudi fossero - per me - molto convincenti...).

Sostanzialmente dice che "complaint" ha più significati, mentre "lamento" è riduttivo e lo stesso Roth era scontento di quella scelta di traduzione nel titolo.
In effetti "complaint" può voler dire anche "malessere" e vista la struttura del romanzo è un significato
altrettanto valido. In che modo chiamare il romanzo semplicemente "Portnoy" possa trasmettere l'ambiguità dell'originale non riesco a capirlo.
Che Roth si sia lamentato del titolo italiano (Roth's complaint?) non ci credo, viste le scelte fatte dai traduttori di altre lingue. Sono andato a guardarle apposta: "lamento" anche in spagnolo, "Portnoy e il suo complesso" in francese e in portoghese, "l'aneddoto di Portnoy" in russo". Sarà stato scontento di tutte?
L'unico a recuperare il malessere è il tedesco "Portnoys Beschwerden", ma si perde il senso del lamento. Questo a Roth sarà piaciuto?
altrettanto valido. In che modo chiamare il romanzo semplicemente "Portnoy" possa trasmettere l'ambiguità dell'originale non riesco a capirlo.
Che Roth si sia lamentato del titolo italiano (Roth's complaint?) non ci credo, viste le scelte fatte dai traduttori di altre lingue. Sono andato a guardarle apposta: "lamento" anche in spagnolo, "Portnoy e il suo complesso" in francese e in portoghese, "l'aneddoto di Portnoy" in russo". Sarà stato scontento di tutte?
L'unico a recuperare il malessere è il tedesco "Portnoys Beschwerden", ma si perde il senso del lamento. Questo a Roth sarà piaciuto?


Obiettivo raggiunto, mi pare...
io ne penso il peggio. mi sono letta tutte le pagine de la Lettura e sia Blake che la Morara dicono che Roth non si è mai lamentato del titolo italiano. trovo la cosa una supermarchettona ad Adelphi, anche abbastanza squallida, nel senso che non c'è un approfondimento sulla necessità di una nuova traduzione con contraltare:
Trevi dice oh che bello, Codignola dice che lui Portnoy non se lo ricordava anche se lo ha letto tante volte per i passi più osé (pensavo Codi non avesse 70 anni e in gioventù avesse accesso alla pornografia digitale).
l'inserto in sè è ben costruito, a più voci ma nessuna di queste si pone veramente in modo critico il punto: sentivamo noi lettori (rothiani della prima ora, della seconda ora*, newcoming, etc.) la necessità di avere una traduzione che fa sembrare la voce narrante sotto acidi (leggete prima l'inglese e poi l'italiano esagitato che Codi sceglie di adottare, viene voglia di dargli una sberla ad ogni riga, alla voce narrante)?
L'effetto è di "tirato via" e per tradurre uno che sulla lingua, sul periodare, sul limare, sul rifinire si e accanito infinitamente, beh per ora, da quello che si può giudicare dall'incipit, il fastidio è tanto.
mah. capisco che se spendi un fantastiliardo per i diritti , puoi pensare di tirarli su, solo rivendendo l'opera omnia ormai solo inseguendo i tiktoker ....
*io sono una rothiana della seconda o terza ora, l'ho sempre schifato (lessi nel 1987 La Ragazza di Tony Letta nel lontano 1987, e per anni mi sono chiesta se quello che poi sarebbe diventato il Più Grande Aspirante al Nobel per la Letteratura avesse un omonimo :-)
poi ho letto Pastorale Americana nel 2009 e non mi ha detto più di tanto, ma ho rivisto il giudizio nella progressione della lettura.
e probabilmente con l'avanzare dell'età ho iniziato ad apprezzarlo sempre di più
(un po' come con Simenon)
Trevi dice oh che bello, Codignola dice che lui Portnoy non se lo ricordava anche se lo ha letto tante volte per i passi più osé (pensavo Codi non avesse 70 anni e in gioventù avesse accesso alla pornografia digitale).
l'inserto in sè è ben costruito, a più voci ma nessuna di queste si pone veramente in modo critico il punto: sentivamo noi lettori (rothiani della prima ora, della seconda ora*, newcoming, etc.) la necessità di avere una traduzione che fa sembrare la voce narrante sotto acidi (leggete prima l'inglese e poi l'italiano esagitato che Codi sceglie di adottare, viene voglia di dargli una sberla ad ogni riga, alla voce narrante)?
L'effetto è di "tirato via" e per tradurre uno che sulla lingua, sul periodare, sul limare, sul rifinire si e accanito infinitamente, beh per ora, da quello che si può giudicare dall'incipit, il fastidio è tanto.
mah. capisco che se spendi un fantastiliardo per i diritti , puoi pensare di tirarli su, solo rivendendo l'opera omnia ormai solo inseguendo i tiktoker ....
*io sono una rothiana della seconda o terza ora, l'ho sempre schifato (lessi nel 1987 La Ragazza di Tony Letta nel lontano 1987, e per anni mi sono chiesta se quello che poi sarebbe diventato il Più Grande Aspirante al Nobel per la Letteratura avesse un omonimo :-)
poi ho letto Pastorale Americana nel 2009 e non mi ha detto più di tanto, ma ho rivisto il giudizio nella progressione della lettura.
e probabilmente con l'avanzare dell'età ho iniziato ad apprezzarlo sempre di più
(un po' come con Simenon)
piperitapitta wrote: "Titti, scatena il correttore o mettiti gli occhiali!!! 😘😜"
fatto, non c'è pietà per le vecchiette!
fatto, non c'è pietà per le vecchiette!

Portnoy e basta, mi sembra un titolo più piacevole.

Ho letto la traduzione dell'incipit, confrontata con l'originale, e la lingua di Roth mi è sembrata armonica, mentre la traduzione attuale sembra "nervosa". Mi terrò l'edizione Einaudi.
io sono molto scettica perché mi sembra che tutto l'impianto si basi sullo "stupore, splendore, specchio.... dei tempi" per parafrasare la pubblicità di un televisore che faceva vedere i colori in modo più brillante.
codignola non ha un pedigree da traduttore particolarmente blasonato, ha tradotto Ridchley (e a questo punto mi viene il dubbio che tutte quelle furbizie che mi hanno infastidito fossero aggiunte sue) e un po di autori "leggeri". niente in confronto a un Mantovani, ad esempio.
la nuova gestione Adelphi ha sicuramente una impronta che non è quella di Calasso, cosa impossibile peraltro da riprodurre. e mi sembra si accingano a riscuotere le rendite del passato.
poi, imho sicuramente deleterio che la "voce" rothiana in italiano da ora in poi avrà questo imprinting interpretativo (che in Portnoy è esagitato e magari in Shabbath sarà cupo). per manifesta incapacità di tradurre rispettando l'autore è massimo disprezzo del lettore
codignola non ha un pedigree da traduttore particolarmente blasonato, ha tradotto Ridchley (e a questo punto mi viene il dubbio che tutte quelle furbizie che mi hanno infastidito fossero aggiunte sue) e un po di autori "leggeri". niente in confronto a un Mantovani, ad esempio.
la nuova gestione Adelphi ha sicuramente una impronta che non è quella di Calasso, cosa impossibile peraltro da riprodurre. e mi sembra si accingano a riscuotere le rendite del passato.
poi, imho sicuramente deleterio che la "voce" rothiana in italiano da ora in poi avrà questo imprinting interpretativo (che in Portnoy è esagitato e magari in Shabbath sarà cupo). per manifesta incapacità di tradurre rispettando l'autore è massimo disprezzo del lettore


Portnoy e basta, mi sembra un titolo più piacevole."
Portnoy da solo a me sembra un toponimo :D
Mi domando cosa faranno con l'audiolibro, che è letto ovviamente nella traduzione Einaudi.
Ovviamente non mi stancherò mai di consigliarlo: l'interpretazione di Marinelli è superlativa.

Obiettivo raggiunto, mi pare..."
esattamente - ora abbiamo anche l'articolo de Il Post con integrata l'opinione della "TikToker ed influencer molto seguita" (per la gioia di Catoblepa che credo sia un suo grande fan)
https://www.ilpost.it/2025/05/14/port...
si è quindi completata la transizione da legittima questione filologica e letteraria ad argomento di chiacchiera superficiale e commerciale del denso milieu pop-midcult ignorante che è ormai l'editoria italiana.
Io capisco bene che ormai le case editrici devono fare così per campare e che al giorno d'oggi a Manganelli, Arbasino, Calvino e Gadda non farebbero decidere nemmeno cosa scrivere su Instagram - e quindi non mi scandalizzo nè mi lamento eccessivamente di questa piega di massificazione della letteratura "alta" (sempre che sia mai esistita).
Però, ecco, rivendico il diritto di dire


Io sinceramente sono un po' perplesso comunque, per tutta la discussione, qui e ovunque.
Perché, sostanzialmente, chi se ne frega del titolo?
Alla fin fine ha tolto solo "il lamento di", posso capire le polemiche e le elucubrazioni se lo avesse chiamato in maniera insensata e bizzarra. Ma Portnoy va bene, dai.
L'importante è che la traduzione del romanzo sia buona.
Io penso che comprerò questa nuova edizione, sono molto curioso. Ho letto Portnoy tanti anni fa, non sarò in grado di fare confronti, quello che spero è che sia divertente come ricordo che sia.
per me il titolo è parte integrante del romanzo, e infatti controllo sempre - quando ho le capacità linguistiche - l'originale. ti da il senso, l'orientamento, a volte anche una chiave di lettura. non è assolutamente neutro. (da la montagna incantata fino a il giovane holden ci sono esempi a bizzeffe)
aver scelto di cambiarlo per me non ha nulla a che fare sul senso, ma più col marketing: titolo nuovo, libro nuovo.
sulla traduzione mi sono già espressa.
aver scelto di cambiarlo per me non ha nulla a che fare sul senso, ma più col marketing: titolo nuovo, libro nuovo.
sulla traduzione mi sono già espressa.
ho iniziato su suggerimento di qualcuno di voi l'ascolto di Lamento di Portnoy letto da Marinelli, con sotto in contemporanea la nuova traduzione.
posto che Marinelli è stratosferico e non riesco a smettere, il confronto anche oltre l'incipit è impietoso.
nel senso che capisco meglio l'intento, cioe dibsvecchiare, solo che ha scelto un tono giovanilistico (ahimè non giovane) che dopo 20, 30pagine diventa caricaturale. quello che a me sembra, è una assenza di controllo, una non adesione allo spirito complessivo della traduzione, e questo fa si che ci metta del suo (o forse è l'hybris momentanea e tutti i traduttori si sentono autori, penso alla durastanti, a rossore, e pensano così di lasciare il segno).
lo so che ha tradotto l'universo mondo portandolo al successo, ma anche Beppe Fiorello ha interpretato l'universo mondo con successo, ma questo non fa di lui un grande attore.
detto questo, Marinelli è un grande interprete e non si riesce a smettere di ascoltarlo, Codignola fa quel vhe può è a metà di Pippe (questa la nuova traduzione di Seghe) lho abbandonato
posto che Marinelli è stratosferico e non riesco a smettere, il confronto anche oltre l'incipit è impietoso.
nel senso che capisco meglio l'intento, cioe dibsvecchiare, solo che ha scelto un tono giovanilistico (ahimè non giovane) che dopo 20, 30pagine diventa caricaturale. quello che a me sembra, è una assenza di controllo, una non adesione allo spirito complessivo della traduzione, e questo fa si che ci metta del suo (o forse è l'hybris momentanea e tutti i traduttori si sentono autori, penso alla durastanti, a rossore, e pensano così di lasciare il segno).
lo so che ha tradotto l'universo mondo portandolo al successo, ma anche Beppe Fiorello ha interpretato l'universo mondo con successo, ma questo non fa di lui un grande attore.
detto questo, Marinelli è un grande interprete e non si riesce a smettere di ascoltarlo, Codignola fa quel vhe può è a metà di Pippe (questa la nuova traduzione di Seghe) lho abbandonato
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