Semplicemente fantastico. Consiglio fortemente il film (che ho visto a Gennaio e subito dopo aver finito di leggere il manga) poichè l'animazione e la musica sono incredibili e la storia è affascinante. Il manga differisce dall'anime solo da alcuni stili di narrazione e scene extra, ma nel complesso è identico al film, dato che è stato scritto dopo la realizzazione di quest'ultimo. La trama è semplice e divertente, dove Mitsuha, studentessa liceale che vive in una città rurale tra monti, conduce le sue monotone giornate nella malinconia, intrappolata nelle antiche tradizioni del tempio di famiglia. Il suo sogno è quello di vivere in una grande città come Tokyo. Parallelamente Taki Tachibana, liceale che vive nel centro di Tokyo e svolge un lavoro part-time nel ristorante italiano "Il giardino delle parole" (riferimento alla precedente opera di Makoto Shinkai), si sveglia nel corpo di Mitsuha, senza sapere che quest'ultima si è invece svegliata nel suo. Presto i due comprendono che non si tratta di sogni e, dopo divertenti analisi delle loro nuove fisicità, cercano goffamente di adattarsi allo stile di vita dell’altro, modificando però le abitudini dell’alter ego con cui si alternano le giornate, cercando di comunicare fra loro scambiandosi messaggi scritti su carta, o promemoria sul cellulare, poiché gli scambi sembrano durare solo fino al risveglio successivo... La trama a primo impatto potrebbe sembrare banale, ha fatto lo stesso effetto anche a me. Sappiate però che in realtà questo è solo l'inizio di questa storia. Lo scambio di persona e le simpatiche vicende sono soltanto l’inizio di una vicenda più complessa, che purtroppo non posso spoilerarvi. Basta sapere che la trama si rinnova di continuo, con cambi di direzione, toni e addirittura genere narrativo. La ricchezza della storia è in grado di far ridere, emozionare, in certi momenti prende toni più strazianti e strappalacrime, presentando un intreccio che cela molto di più di quanto inizialmente sembri. Si tratta del tipo di storia che fa piacere ristudiarsela per godersela con la piena consapevolezza di quello che accadrà. Spero che vi abbia lasciato la curiosità di vedervelo prima di tutto (poi magari anche leggervelo) e che sia riuscito a farvi capire che è una storia da non sottovalutare dal divertente incipit con cui si presenta. D'altronde non bisogna mai giudicare un libro dalla sua copertina.
La trama è semplice e divertente, dove Mitsuha, studentessa liceale che vive in una città rurale tra monti, conduce le sue monotone giornate nella malinconia, intrappolata nelle antiche tradizioni del tempio di famiglia. Il suo sogno è quello di vivere in una grande città come Tokyo. Parallelamente Taki Tachibana, liceale che vive nel centro di Tokyo e svolge un lavoro part-time nel ristorante italiano "Il giardino delle parole" (riferimento alla precedente opera di Makoto Shinkai), si sveglia nel corpo di Mitsuha, senza sapere che quest'ultima si è invece svegliata nel suo. Presto i due comprendono che non si tratta di sogni e, dopo divertenti analisi delle loro nuove fisicità, cercano goffamente di adattarsi allo stile di vita dell’altro, modificando però le abitudini dell’alter ego con cui si alternano le giornate, cercando di comunicare fra loro scambiandosi messaggi scritti su carta, o promemoria sul cellulare, poiché gli scambi sembrano durare solo fino al risveglio successivo...
La trama a primo impatto potrebbe sembrare banale, ha fatto lo stesso effetto anche a me. Sappiate però che in realtà questo è solo l'inizio di questa storia. Lo scambio di persona e le simpatiche vicende sono soltanto l’inizio di una vicenda più complessa, che purtroppo non posso spoilerarvi. Basta sapere che la trama si rinnova di continuo, con cambi di direzione, toni e addirittura genere narrativo. La ricchezza della storia è in grado di far ridere, emozionare, in certi momenti prende toni più strazianti e strappalacrime, presentando un intreccio che cela molto di più di quanto inizialmente sembri. Si tratta del tipo di storia che fa piacere ristudiarsela per godersela con la piena consapevolezza di quello che accadrà.
Spero che vi abbia lasciato la curiosità di vedervelo prima di tutto (poi magari anche leggervelo) e che sia riuscito a farvi capire che è una storia da non sottovalutare dal divertente incipit con cui si presenta. D'altronde non bisogna mai giudicare un libro dalla sua copertina.