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Maggio 2017 - 3° edizione - L'INGHILTERRA CHE NON CONOSCEVO
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Mi fa piacere! Anche per me è lo stesso.

E' da molto che ce l'ho in libreria e non l'ho mai letto, quindi ne approfitto! Ma premetto di non sapere se riuscirò a leggerlo nel mese. Sono incasinatissima fino alla metà di giugno :(

non so ancora cosa avrò voglia di leggere nei prossimi giorni, intanto ti sottopongo un paio di titoli per vedere se vanno bene
- La mia Londra
- Enrico IV parte prima
Comunque potrei ripiegare su Un ragazzo che non ho ancora letto


Denti Bianchi l'ho letto e ci ho persino fatto un esame...ottima scelta!

Si tratta di una rielaborazione di Orgoglio e Pregiudizio dal punto di vista della servitù, quei personaggi che nell'opera della Austen erano appena accennati ma senza i quali la vita della famiglia Bennett sarebbe stata molto più complicata e spiacevole del previsto. Ho apprezzato molto questo approccio originale al romanzo della Austen e mi è piaciuta soprattutto la prima parte del libro, quella in cui vengono descritte tutte le incombenze e i doveri dei domestici e in cui ci si accorge di quanta differenza e quanta ipocrisia ci fossero, all'epoca, tra le diverse classi sociali, anche in una casa relativamente piccola e non eccessivamente lussuosa come poteva essere quella dei Bennett. Nella seconda parte del libro l'autrice si concentra soprattutto sull'evoluzione della storia d'amore tra due domestici e questa parte mi è sembrata un po' troppo anacronistica, con atteggiamenti decisamente moderni e poco intonati all'epoca. Nel complesso è stata una lettura piacevole anche se lo stile narrativo della Baker tende, a volte, a diventare un po' pesante e poco scorrevole.

Avevo già letto, qualche anno addietro, Non buttiamoci giù e una delle piacevolezze del libro era stata il cambio di registro linguistico a seconda di quale personaggio interveniva. Mi era piaciuto, anche nella sua ironia.
Bel libro c'è questo Rob che ti racconta la storia della sua vita e delle sue relazioni. Comincio col dire che anche in questo caso lo stile è gradevole e fluido,e lo dimostra il fatto che l' ho letto velocemente, pieno di battutine e paranoie divertenti. Il protagonista ha cinque anni in meno di me, ma come eterno adolescente non lo sopporto!! La storia è quella di ognuno di noi, ma è scritta bene, con astuzia. Nonostante ciò non mi ha lasciato molto, tra un anno forse non ricorderò neppure la trama proprio perché troppo commerciale.
Mi sono pentita di non aver associato degli ascolti musicali ,suggerirti da Rob nelle sue famose classifiche.
![Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Avevo già letto, qualche anno addietro, Non buttiamoci giù e una delle piacevolezze del libro era stata il cambio di registro ..."
Guarda il film! È abbastanza fedele al libro e ha una colonna sonora da urlo! ;D

L' ho trovato divertente, ricco di ironia; una lettura veramente piacevole che con leggerezza affronta anche temi profondi.
Seguirò il consiglio di Anna e cercherò il film, sono veramente curiosa di sentire le musiche.

Non sono esperta di biografie ma penso che questo libro sia riuscito nell'intento di informare e divulgare notizie e curiosità sulla vita di Enrico VIII (e gli usi e costumi della corte in quel periodo) e allo stesso tempo di coinvolgere il lettore, quasi fosse un romanzo.
4 stelle!


Oppure stavo pensando che potrei cogliere l'occasione per iniziare a leggere London.
Se non ti spiace chiedo un tuo parere su tutti e tre. Grazie :)

Spero di riuscire a finirlo entro la fine del mese, perché a giugno starò ancora più incasinata di adesso :(
![Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
@Nivienne: il tuo titolo invece non sono mai riuscita a finirlo! Ci ho provato più volte ma alla fine ho mollato il colpo...
Io ho iniziato Hornby e scorre piacevolmente, però ora mi scade il prestito di un altro libro e l'ho momentaneamente accantonato.

Che poi ne esistono anche ora, altrimenti non ci sarebbero guerre. Lo so. Ma faccio proprio fatica.

@Niv..."
Invece I Pilastri della terra, lungo lunghissimo, l'avevo divorato in poco tempo...

@Anna avevi ragione sulle ultime pagine, ma in ogni caso non mi è piaciuto.
Nemmeno 300 pagine ma veramente sofferte...una lettura faticosa ed estremamente noiosa, non so per colpa dell'autore o se veramente il prototipo di maggiordomo inglese fosse così.
Un piccolo riscatto nelle ultime 40 pagine vale 2 stelline ad un libro che per me ne avrebbe meritata 1.

Non riesco a dare più di 3 stelline a questo libro, perché non mi è piaciuto molto. Ho fatto davvero fatica!



L'autrice prende spunto da un fatto realmente avvenuto, cioè un'epidemia di peste concentrata in un villaggio del Derbyshire nel 1666, per raccontare una storia di dolore, dove i personaggi si trovano costretti a convivere ogni giorno con la morte, che è cumulo di cadaveri su cadaveri, di corpi prima vivi e familiari devastati poi dai segni della peste, che li riducono a esseri irriconoscibili e ormai irrecuperabili. La protagonista è una donna di estrazione popolare che, come altri, si ritrova di colpo privata della propria famiglia, eppure sopravvissuta. L'autrice dà vita ad una sorta di stato psicologico della comunità sempre più provato, sconfinante talvolta in atti inconsueti, aizzati dalla superstizione serpeggiante in quel secolo. E come si può prevedere da un romanzo storico di questo periodo, il confronto con la personalità ecclesiastica del proprio paese, le domande sulla presenza (o l'assenza) di Dio, del senso del suo operato sono un punto focale, cocente per tutti i personaggi, e il personaggio che più porta in sé questo è Mr. Mompellion, che ogni domenica deve dare conforto ai fedeli con i suoi sermoni e la sua figura di guida. L'autrice attraverso uno stile attento al dettaglio concreto dà anche un'idea della vita pratica di questo periodo, interessante specialmente il peso dato alle cure con le erbe e i vari sistemi medici per il parto, per la cura del malato, etc. Inoltre rende attraverso la sensibilità della protagonista uun senso intimo della sofferenza e della sopravvivenza emotiva giorno per giorno.
Nonostante lo stile dell'autrice nient'affatto insulso, ma anzi, elegante; nelle parti centrali e finali l'ho trovato un po' lento, probabilmente a causa del suo stesso argomento (quindi non saprei se è un vero e proprio difetto o no). Inoltre i personaggi, ad esclusione della protagonista, non mi hanno convinta fino in fondo. Probabilmente a causa dell'impostazione non dico corale, ma tendente a disperdere la propria narrazione in molti personaggi, quest'ultimi non li ho trovati caratterizzati in maniera efficace e personalmente coinvolgente (specialmente per le due figure principali, Mr.Mompellion e Mrs. Mompellion; mi faceva venire in mente il reverendo di Resta con me di Elizabeth Strout, poiché quest'ultimo lo sentivo molto di più come profondo, umano e interessante).
Nella parte finale, inoltre, ha un calo di stile a mio parere, andando sopra le righe e ricercando soluzioni narrative un po' improbabili, di cui si poteva fare tranquillamente a meno, ricercando una conclusione più ragionevole e sobria.
Nonostante cio, Annus Mirabilis è comunque una lettura interessante.
![Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments](https://images.gr-assets.com/users/1566911038p1/4459724.jpg)
Il libro è carino, divertente, scorrevole e leggero, forse, pure troppo. Questa eccessiva leggerezza credo sia dovuta al fatto che culturalmente in Inghilterra il tasso di ragazzi che diventano genitori prima dei diciotto anni è molto più elevato che da noi, dove la cosa viene vista ancora molto male, ma, se lo si legge senza pregiudizi, risulta una lettura simpatica. D'altronde offre uno spaccato piuttosto reale della società inglese e credo che sia ben inerente al tema scelto da Sara (anche se in realtà non è un aspetto che io non conoscessi già, essendo stata più volte da quelle parti). Unico neo nella narrazione (e sinceramente da Hornby una cosa così non me l'aspettavo) sono stati quei viaggi temporali che poco convincono. Voto: ★★★½


Il romanzo scorre ma questa volta ho trovato lo stile più povero ed eccessivamente didascalico, e nonostante il contesto storico della I Guerra Mondiale sia davvero interessante spesso mi è sembrato che facesse quasi soltanto da contorno alla telenovela sulle vite dei protagonisti. Sinceramente non sono così sicura di continuare la trilogia (di cui questo primo volume comunque non si merita più di 3 stelle), anche se l'ho già acquistata da un po'...

Non penso che questo suo undicesimo romanzo si possa annoverare tra le sue migliori opere.
La storia, articolata in una serie di racconti collegati tra loro dalla presenza di personaggi in comune, sarebbe anche interessante e ben congegnata. La lettura scorre agevole e strappa anche qualche sorriso nella ironica descrizione della moderna società inglese: dalla follia dei nuovi ricchi della City che non sanno come spendere i loro soldi, alla dura vita del proletariato inglese tra ristrutturazioni aziendali e sussidi di disoccupazione, dalla tradizione dei college britannici alle stelle dei reality. Il tutto, però, è rovinato da un finale di rara bruttezza, sconclusionato e improbabile.



Ciao, Blowersdaughter. Sì, il tema di giugno c'è già:
https://www.goodreads.com/topic/show/...


Chiedo scusa a @Teresa ed @Esteban, vanno bene le vostre scelte! @teresa va benissimo anche la tua prima scelta, ma ho visto che hai già iniziato.
Ora vado a vedere il tema di Giugno e poi mi metto a leggere che sono ancora al "caro babbo"

Grazie a Sara che mi ha dato l'occasione di leggere questo libro che avevo comprato anni fa ma che non avevo ancora letto perché il film non mi aveva entusiasmato e invece ancora una volta l'opera originale è migliore di quella derivata.





Appena trovo una connessione wifi decente aggiorno il file.
Molto divertente, molto scorrevole. Ho trovato un ritratto molto simpatico, ancorchè immaginario della Regina e del suo consorte e delle abitudini della Corte inglese.
Lo consiglio per passare qualche ora divertente.
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