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Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo
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GdL Saggistica Set-Ott 2015 Dal Big Bang ai buchi neri - Commenti e discussione
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message 51:
by
Gaetano
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rated it 3 stars
Sep 17, 2015 01:51PM

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Magari è per quello che non si trova più in vendita? L'unica libreria che sembrava avere l'ebook a catalogo era la Rizzoli, ma poi quando cercavi di completare l'acquisto diceva che il libro non era disponibile.

Arrivata in anticipo e profuma di libro e non di ... kindle!


Il capitolo 1 (La nostra immagine dell'universo) è splendido, con tutta la ricostruzione delle scoperte e del dibattito.
Il capitolo 2 (Spazio e tempo) è quello che mi è risultato tanto affascinante quanto ostico. Che il tempo sia relativo mi è chiaro. Che lo sia lo spazio, un po' meno :-(
Il capitolo 3 (L'universo in espansione) è quello che mi è piaciuto di più fino ad ora (forse perché l'ho capito meglio degli altri).
Proseguo la lettura... lentamente... molto lentamente... visto la "densità" dei concetti.
Però sono contenta che i vostri commenti mi stiano spronando a leggerlo. Grazie.

Io sono arrivato a finire i primi 6 capitoli.
1 - La nostra immagine dell’universo - è un inizio affascinante, quasi filosofico, con i primi modelli dell’universo, la mela di Newton, le antinomie di Kant sino al big bang ed ai primi dubbi, umani, sulla provvisorietà delle teorie.
2 - Spazio e tempo - anche questo inizia facile, dalle prime idee sul moto, con Galileo in prima fila a Pisa e Newton con le sue leggi, sino alle prime misurazioni della velocità della luce; le cose si fanno più complesse, per forza di cose, quando parla della teoria della relatività; lo spazio-tempo incurvato ed il paradosso dei gemelli non sono proprio … esperienze quotidiane ma, comunque, le ho digerite ancora bene.
3 - L’universo in espansione - capitolo bello ed affascinante; lo sviluppo della concezione umana dell’universo, per millenni quasi immutata sino al 1924 (con le esperienze di Hubble), ha avuto una accelerazione con teorie abbastanza diverse sino a negare anche il big bang. Qui il nostro autore inizia ad esporre le sue teorie, affermando la singolarità del big bang.
4 - Il principio di indeterminazione - partendo dal determinismo assoluto di inizio Ottocento, ci porta al famoso, anche per me, principio di indeterminazione di Heisenberg del 1926, che ha aperto le porte alla meccanica quantistica ed alle probabilità degli eventi, scardinando il vecchio determinismo; anche un evento che ci sembra impossibile, come far raffreddare l’acqua in una pentola su un fornello acceso, ha una probabilità di avvenire (molto bassa, tranquilli). Dio non gioca a dadi, obiettò Einstein, ma la meccanica quantistica si è affermata lo stesso. Il capitolo, per me interessantissimo, si chiude con il dualismo onde-particelle abbastanza noto anche negli studi scolastici.
5 - Le particelle elementari e le forze della natura - è bravo Hawking a prenderci per mano in un campo davvero ostico, almeno per me: dall’atomo all’elettrone ed al protone ci sono arrivato subito ma con quark, spin e bosoni, vi avverto, le cose si complicano!
Le 4 forze della natura sono affascinanti ma abbastanza ardue da … dominare!
6 - I buchi neri - termine abbastanza recente (1969) di cui abbiamo letto un po’ tutti, credo; Hawking espone l’argomento con passione ed alcuni passaggi sono veramente coinvolgenti.
Ci racconta anche della sua scommessa, evidentemente un’abitudine per lui, con un collega del California Institute of Technology, sull’esistenza o meno dei black holes nel sistema Cygnus X-1 (una stella + un buco nero, invisibile, naturalmente).
La materia del saggio non è facile ma, fino ad ora, tra una lettura ed una rilettura di qualche parte, devo dire che l’autore se l’è cavata egregiamente.


Comunque finora ho un'impressione davvero positiva del libro.


Non leggo per ora i commenti qui sopra per non rovinarmi il libro, ma spero di riuscire a terminarlo entro la data prevista.
Lu wrote: "Finalmente dopo un lungo periodo di letargo libresco (...) riesco a tornare su GR. Mi era giunta la newsletter riguardo le varie letture e ahimè pensavo di non fare in tempo, ma giusto ieri ho iniz..."
Tranquilla, le discussioni sui libri rimangono sempre aperte per chi non può, non riesce o non vuole rispettare la tabella di marcia.
Tranquilla, le discussioni sui libri rimangono sempre aperte per chi non può, non riesce o non vuole rispettare la tabella di marcia.
Martina wrote: "Finito ieri sera. Ero partita molto spedita nella lettura ma mi sono poi un po' arenata al capitolo otto.
Ho trovato la prima parte ben spiegato forse anche in modo eccessivamente semplice, mentre..."
Mi sto arenando anche io qui. L'avevo già letto e non sapevo se rileggerlo, poi ho deciso per lascelta masochistica e l'ho preso in inglese. Io. Diplomata la liceo classico. In una classe prettamente femminile. Con un professore di fisica intimorito dagli estrogeni che non interrogava perché non sapeva gestire una ragazzina alla lavagna.
Alla maturità ho portato fisica come seconda materia a scelta in piena incoscienza (non l'aveva scelta nessuno, i prof premevano perché altrimenti cambiano le materie, qualcuno deve sacrificarsi per il bene comune e... boh, ormai sono certa che il mio animale totem sia Ronzinante)
Ho trovato la prima parte ben spiegato forse anche in modo eccessivamente semplice, mentre..."
Mi sto arenando anche io qui. L'avevo già letto e non sapevo se rileggerlo, poi ho deciso per lascelta masochistica e l'ho preso in inglese. Io. Diplomata la liceo classico. In una classe prettamente femminile. Con un professore di fisica intimorito dagli estrogeni che non interrogava perché non sapeva gestire una ragazzina alla lavagna.
Alla maturità ho portato fisica come seconda materia a scelta in piena incoscienza (non l'aveva scelta nessuno, i prof premevano perché altrimenti cambiano le materie, qualcuno deve sacrificarsi per il bene comune e... boh, ormai sono certa che il mio animale totem sia Ronzinante)

Pierre wrote: "Sulle modalità di insegnamento della fisica nelle classi di liceo ci sarebbe da aprire una discussione molto ampia... purtroppo questa è una delle materie che più ha sofferto in seguito alle scrite..."
Guarda, ricordo bene la faccia di quel professore. Poteva avere 20 anni più di noi, 25 al massimo. Un timido. Eppure eravamo una classe di provincia, piccola e tutto sommato ben educata. Non era portato per l'insegnamento, e credo gli sia andata bene. Noi lo sconvolgevamo per il nostro essere adolescenti senza nemmeno accorgercene. In un istituto tecnico o una classe maschile l'avrebbero fatto a brandelli. Era troppo debole.
Guarda, ricordo bene la faccia di quel professore. Poteva avere 20 anni più di noi, 25 al massimo. Un timido. Eppure eravamo una classe di provincia, piccola e tutto sommato ben educata. Non era portato per l'insegnamento, e credo gli sia andata bene. Noi lo sconvolgevamo per il nostro essere adolescenti senza nemmeno accorgercene. In un istituto tecnico o una classe maschile l'avrebbero fatto a brandelli. Era troppo debole.

Non solo della fisica, ma di tutte le materie in generale.
Qui non centra e infatti farò solo un accenno, poiché non è il giusto topic, ma io ed i miei compagni delle Medie abbiamo avuto non poche difficoltà ad aggiustare il tiro della nostra Grammatica negli anni a venire, poiché l'insegnante di quel triennio giovanile usava dire che la Grammatica non aiuta a risolvere i problemi della vita, soprattutto quelli matrimoniali, quindi non la insegnava praticamente mai.
Per non parlare di insegnanti attuali che a bambini delle Elementari tentano di inculcare una certa avversione per la Scienza, insistendo sul fatto che siano tutte fandonie inventate dai miscredenti che vogliono condurci tutti all'inferno. Avrete capito che gli insegnanti in questione sono di religione, ma anche se infondo, qualcuno dirà, loro fanno il loro mestiere, io invece mi infervoro e rispondo che andrebbero estirpati tutti. Poiché è così che si impedisce alla persona di sviluppare una acuta e giusta capacità di discernimento, cosa che ahimè vedo mancare sempre più in ogni dove.
E con questo chiudo l'off-topic, scusate.
Roberta wrote: "Tranquilla, le discussioni sui libri rimangono sempre aperte per chi non può, non riesce o non vuole rispettare la tabella di marcia."
Grazie :)

Su futurelearn il 26 ottobre inizia il corso (gratuito) "Gravity! From the Big Bang to Black Holes"
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Per ora posso solo dire che mentre la prima parte mi è parsa fluida e chiaramente descritta, nella seconda sto incontrando qualche difficoltà. Non ho una mente matematica, quindi uno dei motivi per cui su gluoni, mesoni e gluepalle mi sono un po' sentita smarrita, è sicuramente questo. Tuttavia calma, rilettura con ricerchina annessa per ora sono servite a farmi proseguire. Vado avanti con la speranza che alla fine mi rimanga qualcosa.


Nella mia visione della vita noi siamo macchine biologiche le une diverse dalle altre. Non siamo cloni, altrimenti saremmo tutti Einstein, Hawking, Mozart, Picasso.
Nel motore di noi macchine biologiche umane, ci sono vari componenti trainanti. Tra le mie componenti principali c'è una mentalità filosofica e NON matematica. Per questo io e la matematica, e tutti i derivati, non andiamo granché d'accordo. Con il tempo sono giunta a comprenderne molti aspetti, ma i più restano ai miei occhi alquanto sconosciuti e misteriosi.
Alla fine di questo volume, Dal Big Bang ai buchi neri, mi mancano circa una ottantina di pagine. Forse qualcosa di più. La prima parte l'ho trovata scorrevole e comprensibile poi, come già detto sopra, ho iniziato un pò ad arrancare. Mi sono sentita molto più a mio agio quando le disquisizioni di questo indiscusso genio han finito con l'assumere un aspetto un pò filosofico, quando invece parla crudamente di calcoli e di come calcolare allora mi sento un pesce fuor d'acqua. Ma compenso con qualche ricerca, con una pausa ed una rilettura, con chiacchiere fra me e me, e fino ad ora sono riuscita a procedere.
Di sicuro è un crescendo; Hawking ha iniziato con un tono molto scolastico per prendere poi sempre più velocità. Ma credo sia anche normale dato l'argomento trattato. Sono curiosa di scoprire cosa mi attende nell'ultima parte di lettura.



Ho dato tre stelle, ma solo perché non si possono dare i mezzi punti. In realtà, per l'appunto, vorrei dare a questo titolo tre stelle e mezzo. Mi è piaciuto, è stata una lettura istruttiva che ho affrontato con piacere, tuttavia, per la mia mentalità non-matematica, affrontarlo non si è rivelato semplice in particolare nella seconda parte. Per questo sento di potergli dare solo tre stelle e mezzo.
Al lettore curioso a cui piacere informarsi, questo di Stephen Hawking è sicuramente un saggio che sa portare sulla strada giusta, che stuzzica e invoglia ad approfondire la propria conoscenza, ad ampliarla, stando comunque alle proprie capacità, ed a non fossilizzarsi su ciò che ci viene tramandato e inculcato fin dalla tenera età. Domandarsi sempre perché e spingersi sempre oltre nella ricerca delle risposte, è l'unico modo di vivere una vita degna, una vita libera tesa al miglioramento personale e globale.



Si, ecco. Appunto.
Come dico nel mio commento sopra, buona lettura perché fa 'lavorare' il cervello soprattutto facendoti capire che c'è molto di più di quello che 'vediamo' tutti i giorni e che ognuno di noi dovrebbe chiedersi sempre perchè, ma a mente fredda, dopo aver lasciato decantare la lettura, ed in particolare leggendo queste tue righe in effetti hai ragione Bruna. Nell'ultima parte Hawking crea un bel pò di confusione. Forse perchè egli stesso è assai confuso... Chissà a leggere suoi titoli più recenti se tale confusione è stata chiarita.

7 - I buchi neri non sono poi così neri - qui si parla dei … confini dei buchi neri (gli orizzonti degli eventi), dell’entropia e della radiazione emessa dai black holes. Compare anche l’unica formula (credo) presente nel libro, ossia la famosa E=mc2. Capitolo interessante ma pieno di interrogativi.
8 - L’origine e il destino dell’universo - si parte dal mistero della Creazione, evocato dal Papa dopo un convegno nel 1981, per arrivare a ipotizzare la timeline dell’universo a partire dal big bang: da poche ore a milioni di anni racchiusi in poche righe: meno male che, ad un certo punto, Hawking dice testualmente “quel che accade poi non è del tutto chiaro” … Il capitolo è affascinante, anche quando parla del principio antropico, riassumibile con “noi vediamo l’universo come lo vediamo perché esistiamo”, diventando però più complicato quando si parla del tempo immaginario e dell’assenza di confini ….
9 - La freccia del tempo - si inizia con il tempo immaginario, per poi proiettare all’incontrario una tazza che cade dal tavolo, semplificando il concetto del disordine (entropia) che tende ad aumentare: la freccia del tempo da’ la direzione allo svolgersi degli eventi, ce ne sono almeno tre di queste frecce - termodinamica, psicologica e cosmologica. Le spiega bene ma … i dubbi restano: si può vivere la vita a ritroso? decisamente no, non illudetevi, le frecce si allineano ed il tempo scorre in avanti, almeno per noi.
10 - L’unificazione della fisica - non ci siamo ancora arrivati ma ci avviciniamo sempre di più (forse) al momento in cui tutte le teorie parziali saranno unificate in una unica, coerente sotto tutti gli aspetti; relatività, indeterminazione e gravità, anzi supergravità, sono abbastanza difficili da gestire insieme! Comunque, anche dopo aver scoperto una teoria unificata, non riusciremmo a predire tutto perché sarebbe … troppo difficile!
11 - Conclusione - Non basta più il “che cosa sia l’universo”, vogliamo il “perché” e qui entra in gioco la filosofia: la scienza degli ultimi due secoli, dice, è diventata troppo complessa per filosofi e gente comune e la speranza conclusiva è quella che, invece, con la teoria completa, diventi tutto più comprensibile decretando così il trionfo della ragione umana (utopia? mah!!).
Lettura interessante ma spesso … complessa come i concetti che espone! Hawking è comunque bravo a rendere digeribile la materia … cosmica.
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