La Stamberga dei Lettori discussion

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Discussioni letterarie > Letture del mese: Febbraio 2014

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message 51: by Sakura87 (new)

Sakura87 | 2496 comments Mod
Tutti parlate bene di questo Colpa delle stelle, a me non ispirava per nulla. Quando avrò un po' di tempo proverò.


message 52: by Sakura87 (new)

Sakura87 | 2496 comments Mod
Io sono parecchio insensibile, e se un libro fa leva solo sul lato emotivo, costruendo un drammone sul nulla solo per far piangere, finisce per irritarmi oltremisura.

(oltretutto sono ipocondriaca, se c'è cancro mi sa che salto :D)


message 53: by Patrizia (new)

Patrizia Succi A me è piaciuto al di là del cancro, ma semplicemente per la semplicità a cui arrivano i personaggi in un determinato momento della storia; il fatto che si ritrovino a vivere, o meglio a cercare di vivere in modo normale mi ha avvicinato a loro, sono riuscita ad immedesimarmi (ma io ho avuto un'esperienza simile, quindi magari non faccio testo). Mi piace molto la loro semplicità, ecco, e l'espediente del libro, e poi mi zittisco che altrimenti "spoilero" tutto.


message 54: by Andrew✌️ (new)

Andrew✌️ (andrew619) | 126 comments Dopo aver finito Dracula, adesso sto leggendo contemporaneamente Il cacciatore, primo libro di una nuova serie di Clive Cussler e InterWorld, una collaborazione tra Neil Gaiman e Michael Reaves che non conoscevo.
Fino ad ora sono soddisfatto, anche se la lettura di Interworld è un pò più lenta perché lo leggo in lingua originale.


message 55: by Sakura87 (new)

Sakura87 | 2496 comments Mod
Sono passata a All'anima della musica di Terry Pratchett. Secoli fa lo avevo comprato in inglese, l'avevo lasciato in stallo, poi me l'hanno regalato in italiano e ora lo sto leggendo ;)


message 56: by Ubik (last edited Feb 23, 2014 05:23AM) (new)

Ubik 2.0 sakura
anch'io la penso come te; c'è un vero e proprio genere narrativo (e cinematografico) che ha per soggetto la malattia (che sia cancro o aids o alzheimer o malformazioni congenite sono solo variazioni sul tema) che io proprio non reggo.

Non ho alcun problema ad affrontare altre situazioni tragiche (omicidi efferati, incidenti, guerre, ecc) nel contesto di un romanzo che valga, pur restandone ovviamente scosso, ma le malattie incurabili come tema dell'opera di fiction che scelgo, preferisco evitarle;
anzi, quanto più è bravo lo scrittore (o il regista) ad esprimere i significati che vanno al di là del mero dato patologico e a sviscerare i rapporti del malato con i familiari, con le strutture sanitarie, con il suo contesto sociale e professionale, tanto più mi incupisco...


message 57: by Ubik (new)

Ubik 2.0 sakura
anch'io la penso come te; c'è un vero e proprio genere narrativo (e cinematografico) che ha per soggetto la malattia (che sia cancro o aids o alzheimer o malformazioni congenite sono solo variazioni sul tema) che io proprio non reggo.

Non ho alcun problema ad affrontare altre situazioni tragiche (omicidi efferati, incidenti, guerre, ecc) nel contesto di un romanzo che valga, pur restandone ovviamente scosso, ma le malattie incurabili coma tema dell'opera di fiction che scelgo, preferisco evitarle;
anzi, quanto più è bravo lo scrittore (o il regista) ad esprimere i significati che vanno al di là del mero dato patologico e a sviscerare i rapporti del malato con i familiari, con le strutture sanitarie, con il suo contesto sociale e professionale, tanto più mi incupisco...

Un'esempio è l'eccellente Patrimonio. Una storia vera, un libro di Philip Roth di cui si parla meno rispetto alle sue opere più famose: bellissimo ma molto doloroso...


message 58: by Sakura87 (last edited Feb 23, 2014 06:53AM) (new)

Sakura87 | 2496 comments Mod
Anch'io cerco di evitare le malattie quando leggo e, al contrario, sopporto benissimo descrizioni di cannibalismo e mutilazioni come se ne leggono in American Psycho. V'è che trovo le perversioni della mente interessantissime, mentre non sopporto l'idea che una macchina bella come il corpo possa rovinarsi senza rimedio per malattie di cui ancora non sempre esiste cura.

Al di là di questo, non sopporto assolutamente quelle opere (libri, film) che parlano della malattia superficialmente, perché fa tragggico. E ancor meno sopporto, però, quelle persone che si sentono automaticamente "scrittori" perché hanno una malattia e ne vogliono parlare. Scriviti un diario: la malattia può essere ottima materia letteraria, ma non fa automaticamente di te un letterato.


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