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Cime tempestose
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Dodicesimo GdL: Cime tempestose di Emily Bronte
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message 51:
by
Pupottina
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rated it 4 stars
Dec 14, 2013 05:16AM
Benedetta wrote: "Voi quale traduzione state leggendo? Sapreste dirmi quali sono le migliori? Grazie! :)" La traduzione che sto leggendo io è di Mariagrazia Oddera Bianchi del 1993 e la prefazione è di Mario Lunetta
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"Sono tornata a casa dopo essermi smarrita nella brughiera" Noooooo, non ancora. Infatti, sono ancora smarrita e totalmente persa nella brughiera intorno a Cime Tempestose.Heathcliff, soprattutto nelle ultime pagine di questo gruppo di capitoli, mi ha in parte conquistata, pur essendo un personaggio negativo ed autodistruttivo, come Catherine.
L'amore, visto da Emily Bronte è passionale, vendicativo e distruttivo. è dominante e ossessivo per l'individuo che lo prova. Non è il tipo d'amore che preferisco, ma ne ammiro la potenza che assorbe i personaggi e ne guida le azioni anche se spingendoli in direzioni sbagliate. Gli amori difficili, complicatissimi come questo, hanno sempre quel qualcosa di avvincente.
Sakura87 wrote: "Per voi :Dhttp://www.youtube.com/watch?v=BW3gKK..."
Un video semplicissimo ma che ha segnato la musica di quegli anni in cui non bisognava avere un corpo di ballo al seguito o mostrare pelle scoperta per avere successo. Non ricordavo il titolo di questa bellissima canzone.
Sono riuscita ad iniziarlo solo ora, proverò a mettermi in pari.Comunque sto leggendo la traduzione di Rosina Binetti della Garzanti.
Sono più o meno a metà libro.Onestamente, non riesce a interessarmi. Lo trovo tremendamente scarso di idee, prevedibile e scontato.
Certo, le ultime due cose dipendono molto dal fatto che le romanziere di quella famiglia, tutte seppellite dal padre pastore bacchettone, hanno creato un vero e proprio genere letterario.
La domanda che mi sorge spontanea è quanto il romanzo ricalchi la vera vita dell'epoca, inizi '800, nell'Inghilterra settentrionale; piuttosto che una esasperazione di situazioni anomale e poco tipiche.
Devero wrote: "Sono più o meno a metà libro.Onestamente, non riesce a interessarmi. Lo trovo tremendamente scarso di idee, prevedibile e scontato.
Certo, le ultime due cose dipendono molto dal fatto che le roman..."
Esempio tipico di uno di quei casi dove l'orizzonte d'attesa del lettore non corrisponde mica con l'intenzione dell'autore. Della sua società, Emily "se moquait comme de l'an quarante" - scusi, non so l'espressione italiana, ma quella francese mi sembra molto adatta!
Oddio, in realtà è un romanzo che ho sempre evitato proprio perché prevenuto nei confronti di una narrativa di sentimento che è assolutamente inutile ai miei scopi.L'unica curiosità che mi solleva è proprio quella antropologica: è una descrizione attendibile della situazione comune della media borghesia agricola inglese di inizio ottocento?
Devero wrote: "Oddio, in realtà è un romanzo che ho sempre evitato proprio perché prevenuto nei confronti di una narrativa di sentimento che è assolutamente inutile ai miei scopi.L'unica curiosità che mi solleva..."
Dubito (senza ddover mica cogitare :) . Emily Bronte non fa parte del Realismo dunque la valore del romanzo non dove essere cercata li. Ma questo lo sai ne sono sicura! :)))))
Morta Catherine, il romanzo continua a descrivere il seguito e l'evolversi delle vite degli altri personaggi, ma, a mio avviso, ne sta risentendo il lato romantico, mentre domina quello storico-antropologico.Anche la precedente opinione su Heatcliff sta mutando.
Colgo l'occasione, per augurare buon Natale a tutti, moderatrice e gruppo di lettori.
appuntamento fra una settimana ;-)
A me sta piacendo molto! Poi sono affascinata dall'effetto "storia nella storia". Cioè il primo protagonista che si fa raccontare tutto dalla cameriera che è sia attore che spettatore di quello che succede nella vita dei suoi padroni. È un dettaglio che mi accattiva molto :) sono davvero contenta di questa lettura! Poi diluendola in un mese (mi obbligo a rispettare le scadenze) riesco a gustarmela per bene, senza correre!
Io avendo iniziato da poco sono ancora ai primi capitoli, ma mi sta piacendo, scorre velocemente al contrario di quello che immaginavo, non è per nulla noioso, almeno per quanto mi riguarda.
io ho bruciato le tappe, ma non potevo fermarmi! anche a me è piaciuto l'effetto racconto della storia, mi ha incuriosito tanto, soprattutto all'inizio perchè non capivo che storia fosse..... :)
Arianna wrote: "io ho bruciato le tappe, ma non potevo fermarmi! anche a me è piaciuto l'effetto racconto della storia, mi ha incuriosito tanto, soprattutto all'inizio perchè non capivo che storia fosse..... :)"capisco bene :) anche io di solito faccio così ma sta volta ho voluto essere brava XD poi devo dire che sto trovando interessante anche lo sviluppo della storia sui figli... però voglio capire bene dove la Brontë vuole andare a parare prima di esprimermi definitivamente
Valentinab wrote: "A me sta piacendo molto! Poi sono affascinata dall'effetto "storia nella storia". Cioè il primo protagonista che si fa raccontare tutto dalla cameriera che è sia attore che spettatore di quello che..."
E' un aspetto tipicissimo del romanzo gotico, di cui il genere di Cime tempestose (romance, inteso non come opera romantica ma come maggiormente introspettiva/fantasiosa, in opposizione al novel che era invece il romanzo realista alla Dickens) raccoglie parzialmente l'eredità. Moltissimi romanzi gotici erano a cornice, ce n'è uno polacco che gioca a battere tutti i record (Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potockij, pazzesco perché c'è una storia dentro una storia dentro una storia eccetera, il problema è che è incompiuto e quindi non conclude).
E' un aspetto tipicissimo del romanzo gotico, di cui il genere di Cime tempestose (romance, inteso non come opera romantica ma come maggiormente introspettiva/fantasiosa, in opposizione al novel che era invece il romanzo realista alla Dickens) raccoglie parzialmente l'eredità. Moltissimi romanzi gotici erano a cornice, ce n'è uno polacco che gioca a battere tutti i record (Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potockij, pazzesco perché c'è una storia dentro una storia dentro una storia eccetera, il problema è che è incompiuto e quindi non conclude).
Sakura87 wrote: "Valentinab wrote: "A me sta piacendo molto! Poi sono affascinata dall'effetto "storia nella storia". Cioè il primo protagonista che si fa raccontare tutto dalla cameriera che è sia attore che spett..."Grazie mille per il suggerimento :) Sicuramente approfondirò la cosa e leggerò qualcosa in più! Comunque complimenti, sei un pozzo di sapienza :)
Falsa modesta.Comunque Cime Tempestose scorre bene, non come Conrad che devo sforzarmi per leggerlo.
@Stela: no che non lo so: la letteratura inglese del 1800 non è mai stata tra i miei interessi, a differenza della poesia inglese di quel periodo.
Non sapevo che l'effetto fosse caratteristico del romanzo gotico ... guardando su antologie varie inquadrano il periodo nel vittoriano, quindi le due cose si sovrappongono? Perdonate, sono una ragioniera ...
La seconda fase (il cosiddetto tardo-gotico) sì, rientra parzialmente nel vittoriano (1937-1901). Di questa, tra gli autori più famosi, fanno parte Mary Shelley (Frankenstein è del 1818), Anne Radcliffe che sta in mezzo (il suo primo romanzo gotico, Romanzo siciliano, è del 1790), poi ancora Lewis (Il monaco), Maturin (Melmoth l'errante)... in questo momento sto leggendo Vendetta! di Marie Corelli che è del 1886.
Ma c'è una fase più 'arcaica' risalente al Settecento: il primo romanzo gotico, Il castello di Otranto di Walpole, è del 1764. Dello stesso periodo sono vari altri romanzi della Reeve o di Beckford.
Possiamo dire che il gotico nasce nel romanticismo e continua a svilupparsi nel realismo come alternativa ai romanzi che dipingevano la realtà nuda e cruda.
La cosa divertente è che gli autori (soprattutto inglesi, tedeschi e polacchi) ambientavano molti dei loro romanzi in Italia perché la trovavano pittoresca e invece da noi romanzi gotici veri e propri non se ne sono mai scritti perché (e ne paghiamo ancora oggi le conseguenze con la totale mancanza di basi 'nostre' nella letteratura fantastica), realtà e solo realtà.
Ma c'è una fase più 'arcaica' risalente al Settecento: il primo romanzo gotico, Il castello di Otranto di Walpole, è del 1764. Dello stesso periodo sono vari altri romanzi della Reeve o di Beckford.
Possiamo dire che il gotico nasce nel romanticismo e continua a svilupparsi nel realismo come alternativa ai romanzi che dipingevano la realtà nuda e cruda.
La cosa divertente è che gli autori (soprattutto inglesi, tedeschi e polacchi) ambientavano molti dei loro romanzi in Italia perché la trovavano pittoresca e invece da noi romanzi gotici veri e propri non se ne sono mai scritti perché (e ne paghiamo ancora oggi le conseguenze con la totale mancanza di basi 'nostre' nella letteratura fantastica), realtà e solo realtà.
Se vuoi un consiglio, non ricercarne troppi :P finiscono per ripetersi, io dopo avere letto Frankenstein (che è molto più di un romanzo gotico), Il monaco e Il castello di Otranto, ho iniziato Il confessionale dei penitenti neri e mi sono sfracellata le scatole dopo cinquanta pagine :D
Se poi vuoi farti una 'cultura' a riguardo, c'è il Mammut della Newton con i principali romanzi del genere (https://www.goodreads.com/book/show/9...). Con un po' di fortuna lo trovi all'usato nell'identica versione 'non mammut' a cinque o massimo dieci euro :)
Se poi vuoi farti una 'cultura' a riguardo, c'è il Mammut della Newton con i principali romanzi del genere (https://www.goodreads.com/book/show/9...). Con un po' di fortuna lo trovi all'usato nell'identica versione 'non mammut' a cinque o massimo dieci euro :)
il castello di Otranto l'ho letto a scuola prendendolo in prestito dalla biblioteca scolastica alle medie. mi piacerebbe rileggerlo. ricordo che ero terrorizzata mentre lo leggevo. l'avevo dimenticato.
ho bruciato l'ultima tappa di lettura. non sapendo quanto e quando sarò online nei prossimi giorni.di Cime tempestose ho adorato le prime due tappe. l'evoluzione dopo la morte di Catherine è stata, per me, un tormento, una catastrofe dopo l'altra.
è indubbiamente un libro da 4 stelle perché nella prima metà raggiunge un livello altissimo, poi però si perde un po'. ecco la mia opinione.
https://www.goodreads.com/review/show...
rimango in forse per la lettura del mese prossimo.
auguro a te Sakura e a tutte le partecipanti al gruppo di lettura Cime tempestose BUON NATALE E FELICE 2014
alla prossima
La penso come Pupottina, le prime due tappe hanno confermato l'ottima opinione che avevo del romanzo dopo la prima lettura. La seconda metà, invece, non mi convince e l'ho trovata di una lunghezza spropositata rispetto a quelli che erano, in fin dei conti, i contenuti. Sono in ritardo per il Natale, ma anche io vi auguro un felice 2014.
in questi giorni ho rivisto il film del 1992 con Juliette Binoche e Ralph Fiennesemozionantissimo con il libro letto da poco!
Finito. Per tutto questo tempo, complice Twilght, mi avevano fatto credere che Cime tempestose fosse una storia d'amore. In realtà è molto di più, è una storia di follia. Non è un amore romantico è un amore violento. non è una semplice storia d'amore, è una storia di morte e di vendetta. Ci sono tante donne forti e uomini che ruotano attorno ad esse. Vale la pena leggerlo.





