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Uomini senza donne
Uomini senza donne
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Diciannovesimo GdL - Uomini senza donne di Murakami - seconda tappa
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Organo indipendente l' ho davvero trovato un piccolo capolavoro, mi sono ritrovata spesso a pensarci nei giorni dopo averlo terminato. Come ogni racconto di Murakami che si rispetti ha parecchie zone d' ombra, ma a differenza dell' incompletezza che mi aveva dato fastidio ,per esempio in "Drive my car", in Organo Indipendente queste sono usate a regola d' arte. In alcuni pezzi mi ha ricordato Sonno, non so nemmeno bene perché, dato che non hanno nulla in comune. Il capovolgimento del personaggio del dottor Tokai da come ci viene presentato nell' incipit facendocelo quasi sembrare un personaggio di scarso interesse ,capovolgendolo poche righe dopo, fino a stravolgerlo del tutto fino alla fine è straordinario secondo me.
Potrei parlare per ore di Organo Indipendente per quanti spunti di riflessione mi ha fornito e per quanto lo abbia trovato profondo e non vedo l' ora di sapere più in dettaglio cosa ne pensiate voi.
-Shahrazad: Anche in questo caso ,per me, come nel caso di Yesterday, trionfa l' inconsistenza. Le zone d' ombra qui sono così fitte ,e essenziali per il tutto, che alla fine non ti resta granché. A parte forse il racconto del risveglio sessuale di Shahrazad nulla che ti resti impresso. Si disperde nell' aria come un filo di fumo subito dopo averlo finito.

La caratterizzazione e l'evoluzione dei personaggi è fatta proprio bene.
Ci ho ritrovato, finalmente, lo stile di Murakami dopo l'inconsistenza dei primi due racconti.
Andiamo avanti e vediamo come sono gli altri.

Invece ho trovato Shahrazad abbastanza inconsistente, non lo ricordo quasi più.

Organo indipendente
Shahrazad
da pag. 75 a pag.141