«Sai perché ho accettato di lavorare con te?» «Perché?» «Perché non vedo l’ora di essere io a pagare te, e a metterti gli assegni in mano». E si volta di nuovo, senza salutarmi. Che razza di stronzo scavezzacollo. Un genio, ma stronzo scavezzacollo senza margine di dubbio.