La vista le si annebbiò ancora di più e desiderò addormentarsi... La creatura le si avvicinò, si chinò su di lei e l’afferrò per le spalle. Le sue mani sembravano più delicate della sua voce. «Vasja» le disse. «Guardami.» Lei provò a farlo, ma l’oscurità la stava avvolgendo. Il suo volto si indurì. «No» le sussurrò all’orecchio. «Non osare.»