Comincio con parsimonia, valutando le scelte migliori per poi rompere gli indugi e riempirmi di pennarelli, gomme, matite, evidenziatori, graffette, notes di ogni forma e colore. E valanghe di post-it. Mi sento Alice nel paese delle cartomeraviglie: la cancelleria mi fa stare bene, mi mette di buon umore. Ho cominciato ad apprezzarla all’università, perché il segnalibro giusto, la matita giusta o il quaderno giusto mi mettevano voglia di affrontare anche le materie più ostiche.

