Noi non diciamo ciò che pensiamo. Sentiamo una cosa e ne facciamo un’altra. Ricorda cosa scrive Tolstoj sulla pena di morte? “Non posso tacere!”. Noi, invece, abbiamo taciuto, quando nel Trentasette hanno mandato a morte migliaia di innocenti. Hanno taciuto i migliori! Anzi, qualcuno ha persino applaudito vigorosamente. Abbiamo taciuto durante gli orrori della collettivizzazione forzata. E abbiamo parlato troppo presto di socialismo, che non è solo metallurgia. Il socialismo è innanzitutto il diritto ad avere una coscienza.