è la mostruosa disumanità di Stalin che lo ha reso il successore di Lenin. Come amate scrivere voi, Stalin è Lenin oggi. Quelli come lei credono che la miseria delle campagne e gli operai senza diritti siano dettagli temporanei, malattie della crescita. Mentre il fondamento della vostra edificazione del socialismo è il grano che voi, veri kulaki e monopolisti, comprate al contadino a cinque copechi al chilo rivendendoglielo poi a un rublo».