Quando, durante la collettivizzazione forzata, c’era stata qualche deviazione dalla linea, ancor prima delle Vertigini del successo – l’articolo di Stalin – Sagajdak aveva scritto che la carestia era colpa dei kulaki che seppellivano espressamente il grano e non mangiavano, si gonfiavano e morivano a villaggi interi, vecchi e bambini compresi, e tutto per nuocere allo Stato.