La terra e il cielo si sono guardati per tanto di quel tempo, in quei luoghi, da somigliarsi come si somigliano marito e moglie dopo una vita insieme. E allora non sai più se è il bianco metallico e polveroso dell’erba della steppa a crescere sull’azzurro noioso e pavido del cielo, o se è l’erba ad averne preso i riflessi azzurri; e non è più possibile staccarli l’uno dall’altra, il cielo e la terra, tanto si sono confusi in una polvere color latte.