C’è qualcosa, invece, che chi partecipa a uno scontro perde quasi del tutto: la percezione del tempo. Colei che a Capodanno danza fino a mattina non saprà dirvi se il tempo sia trascorso veloce o lento. «Sono qui da un’eternità, eppure sono sembrate poche settimane» vi dirà, invece, un prigioniero dello Schlisselburg con venticinque anni di carcere alle spalle. La notte della ragazza è un tripudio di avvenimenti effimeri – sguardi, musica, sorrisi, corpi che si sfiorano –, tutti talmente impetuosi da non lasciarle alcuna percezione della durata. Eppure la somma di quei brevi attimi genera la
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