Non ci penso due volte: butto a terra quel che rimane dello spinello e la raggiungo. L’abbraccio forte. Lei si aggrappa a me, stringe il tessuto pesante della mia felpa e io nascondo il viso nel suo collo. Ha il mio profumo sulla pelle. Cado e mi rialzo. «Che ci fai qui?». «Ti aspettavo»,

