Eh. Che c’ho. C’ho un buco nero dentro la pancia, ecco che c’ho. C’ho Eva che ha morso la mela – sennò il serpente chissà che le faceva, ma tanto la sua versione non interessa a nessuno, non la sappiamo, è incognita –, c’ho le streghe che bruciano di hangover, c’ho un senso di colpa che non dovrei avere perché non è colpa mia ma nessuno me l’ha detto né me lo dirà e quindi eccolo qui, il senso di colpa ancestrale, eccolo che fa bisboccia nella pancia insieme a Eva e alle altre streghe nell’inferno della mia vergogna senza nome.

