l’ultimo granello di quella maledetta clessidra che mi permetteva di vivere come uno struzzo, con la testa sotto la sabbia, si fosse finalmente deciso a staccarsi e cadere giù, insieme a tutti gli altri. Lo struzzo ci muore, così, dentro la sabbia della clessidra. Mi sa che mi tocca spaccare il vetro, il tempo. O almeno tentare di ribaltare la clessidra. Di ricominciare. Perlomeno, di darmi la possibilità di farlo.