«Sai, prima di te non ero capace di guardare avanti e immaginare il mio futuro; mi vedevo proiettato in un perpetuo presente. Da quando ti ho conosciuta, invece, ho iniziato a concretizzare idee che prima sembravano non potermi appartenere. È stato come passeggiare in una galleria di quadri. Mi sono visto genitore, a giocare sul prato di Seydenhurst con dei bambini e un cane; mi sono visto nonno, davanti al camino a raccontare favole ai nipoti; mi sono visto anziano, insieme a te, addormentarci e svegliarci uno accanto all’altra dopo anni insieme. E non ho mai avuto paura, anzi, proprio come
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