Aurora

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«Sono geloso, va bene?». Sebastian serra la mandibola, sbuffando irritato. Nonostante lo scontro, mi porta le mani sui fianchi, attirandomi a sé. «Divento matto al pensiero delle sue mani su di te», china il suo volto sul mio a sfiorarmi le labbra, «la sua bocca che ti bacia», mi solleva con forza sulla scrivania, appoggiandosi nello spazio che gli lasciano le mie gambe, con tutta la cancelleria che finisce spazzata a terra. «Dimmi che è solo me che vuoi».
Bugiarde si diventa
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