Aril-Elisa

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Credevo che un simile dolore mi avrebbe uccisa, nulla a che vedere con il deprimente intontimento che la partenza di Eete mi aveva lasciato, ma acuto e feroce come se una lama mi trafiggesse il petto Naturalmente, però, io non potevo morire. Avrei continuato a vivere, ogni singolo bruciante momento fino al successivo. Proprio il tipo di sofferenza che induce la nostra specie a scegliere di essere pietra e albero piuttosto che carne.
Circe
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