La regina del nulla

by Holly Black

E con le mani spezza in due la corona.

Avevo detto che se non potevo essere migliore dei miei nemici, sarei potuta essere molto peggiore. Molto, molto peggiore.

Penso che non sopporterebbe di essere imprigionato in quel modo. Penso a quanto sarebbe ingiusto da parte mia tenerlo così e chiamarlo amore.

“Tu sai già come spezzare l’incantesimo.”

“Davanti a me si aprono due strade, ma soltanto una delle due condurrà alla vittoria.”

Però non voglio vincere così. Forse non vivrò mai senza la paura, forse perderò il mio potere, forse il dolore di perdere Cardan farà più male di quanto io possa sopportare. Eppure, se lo amo, c’è solo una cosa da fare.

E da quella luce spunta Cardan. Nudo e coperto di sangue. Vivo. “Un buon sovrano emerge soltanto dal sangue che ha versato.”

È terrificante come un serpente. Non mi importa. Io corro fra le sue braccia.

Le dita di Cardan mi affondano nella schiena. Sta tremando, non so se per l’effetto della magia che sta svanendo o per l’orrore.

Ma mi stringe come se fossi l’unica cosa solida rimasta a questo mondo.

«Non so da che parte cominciare con le scuse» gli dico. «Per averti tagliato la testa o per aver aspettato tanto prima di farlo. Non volevo perdere quel poco che mi era rimasto di te. E ancora non riesco a capacitarmi quanto sia meraviglioso che tu sia vivo.»

«Non sai quanto ho aspettato di sentire queste parole» mi dice. «Tu non mi vuoi morto.»

Alla famiglia e al mondo magico, alla pizza e alle storie, ai nuovi inizi e ai grandi piani. Viva.