Jung, che iniziò a dedicarsi a questa questione attorno al 1925, e le dedicò, nel 1952, un lungo testo (La sincronicità come principio dei nessi acasuali, in C. G. Jung, Opere, vol. VIII, Bollati Boringhieri, Torino 1976), spiega che la sincronicità è un principio per cui un certo evento psichico trova un parallelo in qualche evento esterno non psichico, pur non esistendo tra i due fatti alcun nesso causale, ma solo un parallelismo di significato. Queste coincidenze temporali sono più frequenti di quanto immaginiamo, ma sfuggono alla nostra razionalità, che vorrebbe dare ad ogni fatto una
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