Avanzavo, gli occhi fissi al pendio, abbagliata dal riverbero, camminando con crescente difficoltà nella neve fresca, con in testa un unico desiderio, far sì che quell’embrione lasciasse la presa. Ero persuasa di dover raggiungere la cima e lo stremo delle forze per riuscire a sbarazzarmene. Mi estenuavo per ucciderlo sotto di me.

