«Stanotte vuoi dormire?» «E tu?» «Non ci penso neanche!», afferma con convinzione. «Tu non mi hai risposto, però». «Con l’adrenalina che ho addosso credo non dormirò per giorni». Lui mi afferra per i fianchi tirandomi su di lui, la testa sulla sua spalla. «Ragazza viziata». «Sì, ma in questo caso non mi sembra che ti sia dispiaciuto così tanto viziarmi». «È vero, ma con addosso una cosa del genere», dice prendendo il mio reggiseno che pende dalla testiera del letto, «puoi chiedermi quello che vuoi, con l’assoluta certezza di ottenerlo».

