More on this book
Community
Kindle Notes & Highlights
‘amo l’umanità, ma mi stupisco di me stesso; tanto più amo l’umanità in genere, tanto meno amo le persone in particolare, ovvero separatamente, come individui isolati.
rifuggite la menzogna, qualsiasi menzogna, in particolare la menzogna verso voi stessa. Indagate la vostra menzogna, e tenetela d’occhio ogni ora, ogni momento. Rifuggite anche il disgusto verso voi stessa e verso gli altri: quel che dentro di voi vi sembra abominevole, già col solo fatto d’averlo notato si purificherà. Rifuggite anche la paura, anche se la paura è solo la conseguenza di una qualsiasi menzogna. Non abbiate mai timore della vostra pochezza d’animo nel raggiungimento dell’amore, non abbiate nemmeno molto timore delle vostre cattive azioni in tal senso.
aveva l’abitudine di mandare i servi a dormire nel padiglione e di chiudersi in casa da solo per tutta la notte.
“Ma ecco dove sta il punto: come faccio a stringere un patto eterno con la terra? Io non bacio la terra, non solco il suo seno; devo forse farmi contadino, o pastore? Vado e non so se sono caduto nel fetore e nell’ignominia, o nella luce e nella gioia. Ecco dunque dov’è la disgrazia, poiché tutto, al mondo, è un enigma! E quando m’è capitato di sprofondarmi nell’ignominia più profonda della depravazione (e a me solo questo è capitato), allora sempre ho letto questa poesia su Cerere e sull’uomo. Serviva forse a correggermi? Mai! Perché io sono un Karamazov. Perché anche se vado a cadere in un
...more
Chi mai si metterà a chiedere una cosa del genere a un tataro pagano, Grigorij Vasil’evič, foss’anche nei cieli, per il fatto di non essere nato cristiano, e chi mai lo vorrà punire per questo, considerando che non si può scorticare un bue due volte?
Mentre nel tuo paradiso, Aleksej Fëdorovič, io non ci voglio entrare, voglio che tu lo sappia, e poi per una persona dabbene il tuo paradiso è un luogo persino sconveniente, sempre che poi ci sia. Secondo me ci si addormenta e non ci si risveglia, e non c’è nulla, ricordatemi pure con una messa, se volete, e se non lo volete, che vi pigli il diavolo. Ecco la mia filosofia.
“Penso che se il diavolo non esiste e, dunque, è stato l’uomo a crearlo, lo ha fatto a sua immagine e somiglianza.”
“Cos’è l’inferno?”. Così ragiono: “La sofferenza di non poter più amare”. Una volta, nell’infinito dell’essere, non misurabile né nel tempo né nello spazio, a una creatura spirituale venne data, alla sua comparsa sulla terra, la capacità di dire a sé: “Io sono, e io amo”. Una volta, una volta soltanto fu a lei dato un attimo di amore attivo, vivo, e per questo venne data la vita terrena, e con essa il tempo e i termini, e che accadde? Questa felice creatura respinse il dono inestimabile, non gli diede valore, non l’amò, lo guardò beffarda e ne rimase insensibile.
nella sua estasi piangeva persino per quelle stelle che splendevano per lui dall’abisso,

