Michell ipotizzò che ci sarebbero potute essere un gran numero di stelle come questa; pur non potendole vedere direttamente – proprio perché la loro luce non potrà mai raggiungerci –, potremmo però ancora percepire la loro attrazione gravitazionale. Simili oggetti si presenterebbero quindi come degli spazi vuoti, neri, nell’universo; ed è proprio per questo motivo che oggi li indichiamo col termine «buchi neri».