culturale, dà patenti rivoluzionarie a quelle che accettano di essere scrittrici, pittrici, artiste, teatranti, politiche, con ciò stesso mettendo al riparo i suoi valori che sono gerarchici e categoriali. Tutto ciò che appare esistenzialmente senza identità riconducibile all’esercizio di un ruolo sociale, lo cancella. E così cancella le donne e la loro coscienza di ciò che è autentico