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La luce del giorno è di tutti. Perché a me danno solo la notte?
Sì, a partire da quel giorno, ci fu in me un uomo che non conoscevo.
Follia! Oh! quanto suona cava la scienza quando si va a sbatterle contro con disperazione una testa piena di passioni!
sentendo sempre la tua canzone ronzarmi dentro la testa, vedendo sempre i tuoi piedi danzare sul mio breviario, sentendo sempre di notte in sogno la tua forma scivolare sulle mie carni, volli rivederti, toccarti, sapere chi eri, vedere se ti avrei ritrovata davvero simile all’immagine ideale che mi era rimasta di te, infrangere forse il mio sogno contro la realtà. In
Allora – come fermarsi su quella china infernale? – allora non appartenni più a me stesso.
Pensavo anche confusamente che un processo ti avrebbe messa nelle mie mani, che in una prigione ti avrei tenuta in pugno, ti avrei avuta, che lì non avresti potuto sfuggirmi, che mi possedevi da abbastanza tempo perché anch’io potessi possederti a mia volta. Quando si fa il male, si deve fare tutto il male. Demenza fermarsi a metà nel mostruoso! L’estremo del crimine ha deliri di gioia. Un prete e una strega possono fondersi in delizie sul giaciglio di paglia di una prigione!
La sventurata si era gettata su quella scarpina, sua consolazione e sua disperazione da ormai tanti anni, e le viscere le si straziavano in singhiozzi come il primo giorno. Perché, per una madre che ha perso un figlio, è sempre il primo giorno.
Le finestre hanno occhi.
Il fatto è che l’amore è come un albero, cresce per conto suo, getta radici profonde in tutto il nostro essere, e spesso continua a verdeggiare sopra un cuore in rovina.
Si peritava anche di commentare la bella opera di Baudry le Rouge, vescovo di Noyons e Tournay, de Cupa Petrarum,1 che gli aveva suscitato una passione violenta per l’architettura; inclinazione che era andata a sostituire dentro il suo cuore l’interesse per l’ermetismo, di cui era d’altronde un corollario naturale, poiché c’è un intimo legame tra l’ermetica e l’arte muraria. Gringoire era passato dall’amore per un’idea all’amore per la forma di quell’idea.
E non desiderate niente? – No. – E non rimpiangete niente? – Né rimpianto né desiderio. Ho messo ordine nella mia vita. – Quello che gli uomini mettono in ordine, disse Claude, le cose lo mettono in disordine. – Sono un filosofo pirroniano, rispose Gringoire, e tengo tutto in equilibrio. – E come ve la guadagnate, la vita? – Faccio ancora qua e là epopee e tragedie; ma la cosa che mi rende di più è l’attività che sapete, maestro. Portare piramidi di sedie coi denti. – Rozzo mestiere per un filosofo. – È pur sempre equilibrio, disse Gringoire. Quando si possiede un pensiero, lo si ritrova in
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