La strega di Portobello (Italian Edition)

by Paulo Coelho

“Sia maledetto questo luogo, allora!” esclamò la voce. “E maledetti siano coloro che non hanno inteso le parole di Gesù e hanno trasformato il suo Messaggio in una costruzione di pietra. Cristo disse: ‘Che gli afflitti vengano a me, e io allevierò le loro pene.’ Ebbene, io sono afflitta, ferita, ma non mi lasciano avvicinare a Lui. Oggi, ho appreso che la Chiesa ha modificato le Sue parole: ‘Che vengano a me coloro che seguono le mie regole, e si allontanino gli afflitti!’”

maledetti siano coloro che non hanno inteso le parole di Gesù e hanno trasformato il suo Messaggio in una costruzione di pietra. Cristo disse: ‘Che gli afflitti vengano a me, e io allevierò le loro pene.’ Ebbene, io sono afflitta, ferita, ma non mi lasciano avvicinare a Lui. Oggi, ho appreso che la Chiesa ha modificato le Sue parole: ‘Che vengano a me coloro che seguono le mie regole, e si allontanino

“Non siamo noi a possedere la terra: è lei che possiede noi. Poiché in un passato lontano viaggiavamo ininterrottamente, eravamo i padroni di tutto quanto ci circondava: le piante, l’acqua, i paesaggi che attraversavamo con le nostre carovane. Le nostre leggi erano quelle della natura: solo i più forti sopravvivono – e noi, i deboli, gli eterni esiliati, abbiamo imparato a celare la nostra forza per usarla soltanto quando è necessario. “Noi pensiamo che Dio non abbia creato l’universo: Dio è l’universo – e noi siamo in Lui, così come Lui è in noi. Anche se...” Mi sono interrotta. Ma poi ho deciso di proseguire: era un modo per rendere omaggio al mio protettore. “... anche se, secondo me, dovremmo chiamarla Dea. Madre. Non la donna che abbandona la propria figlia in un orfanotrofio, bensì Colei che è in noi e ci protegge quando siamo in pericolo. E sarà sempre con noi fino a quando adempiremo i nostri doveri quotidiani con amore e gioia, consapevoli che nulla è sofferenza, che è un modo per rendere lode alla Creazione.”

Tutti i gitani credono alla Grande Madre?” “Se glielo domandi, nessuno dirà di sì. Hanno adottato le credenze e i costumi dei luoghi dove si sono via via insediati. L’unica cosa che ci unisce nella religione è adorare Santa Sara e, almeno una volta nella vita, compiere un pellegrinaggio nel luogo in cui si trovano i suoi resti mortali, a Saintes-Maries-de-la-Mer. Alcune tribù la chiamano Sara Kali, Sara Nera. O la Vergine degli Zingari, com’è nota a Lourdes.”

Medioevo: allora la Chiesa Cattolica si limitava a imporre tasse e a costruire conventi lussuosi e, come reazione, si verificò la nascita della stregoneria che, malgrado sia stata duramente repressa per il suo carattere rivoluzionario, ha lasciato radici e tradizioni che sono sopravvissute fino alla nostra epoca.

nuovo paganesimo mostra che l’uomo è capace di vivere senza una religione costituita e, insieme, di continuare una personale ricerca spirituale per giustificare la propria esistenza. Se Dio è madre, allora bisogna solo riunirsi e adorarLo attraverso i riti che mirano ad appagare la sua anima femminile – come la danza, il fuoco, l’acqua, l’aria, la terra, il canto, la musica, i fiori, la bellezza.

ritengo che ci sarà una violenta reazione delle istituzioni religiose, per la conseguente perdita di fedeli.

fondamentalismo crescerà e s’insedierà ovunque.

Per una volta, vorrei potermi mostrare ottimista, pensare che – finalmente – l’essere umano ha trovato una strada sicura per arrivare al mondo spirituale. Ma i segnali non appaiono particolarmente positivi: com’è accaduto spesso in passato, una persecuzione di stampo conservatore sta cercando di soffocare il culto della Madre.

“Quante persone vorrebbero leggere i libri che tu possiedi, ma non hanno il denaro per comprarli? E tu, invece, lasci che tutta la loro energia ristagni in questa stanza, per far colpo sugli amici che vengono a trovarti. O forse perché credi di non aver imparato ancora alcune cose e pensi di dover nuovamente consultarli.”

Ho la convinzione che le donne siano dotate di un’abilità soprannaturale per scoprire quello che cela l’animo di un uomo. Sono tutte delle streghe.

Con il termine “anima”, Jung non identifica alcunché di religioso: parla di un ritorno all’Anima del Mondo, la fonte della conoscenza. Gli istinti si acuiscono, le emozioni diventano estreme, i segnali della vita risultano più importanti della logica, e la percezione della realtà non appare più particolarmente rigida. Noi cominciamo ad affrontare cose e situazioni alle quali non siamo abituati e a reagire in maniera inusuale. E arriviamo a scoprire che, se riusciremo a canalizzare questo flusso di energia continua, potremo indirizzarlo verso un centro estremamente solido, che Jung chiama “il Vecchio Saggio” per gli uomini e “la Grande Madre” per le donne.

È necessaria una profonda maturità per entrare in contatto con l’energia del Vecchio Saggio o della Grande Madre.

‘Fintantoché Dio sarà solo uomo, avremo sempre cibo per mangiare e case per vivere. Quando la Madre riconquisterà la libertà, forse dovremo dormire all’addiaccio e cibarci d’amore – ma magari impareremo a bilanciare emozione e lavoro.’

Fintantoché Dio sarà solo uomo, avremo sempre cibo per mangiare e case per vivere. Quando la Madre riconquisterà la libertà, forse dovremo dormire all’addiaccio e cibarci d’amore – ma magari impareremo a bilanciare emozione e lavoro.’

“È giorno, e il cielo è nuvoloso. Gli esseri umani credono che, al di là delle nuvole, viva un Dio onnipotente, che guida il destino di ogni singolo individuo. Ma... osserva tuo figlio, guarda i tuoi piedi, ascolta i suoni che ti circondano: e renditi conto che, quaggiù – assai più vicina –, c’è la Madre, che arreca gioia ai bambini ed energia a coloro che camminano sul Suo corpo. Perché si preferisce credere in qualcosa che risulta distante e dimenticare ciò che è visibile, la vera manifestazione del miracolo?”

“Conosco la risposta: perché lassù, nascosto dietro le nuvole, c’è qualcuno che guida e dà ordini, incontestabile nella Sua saggezza. Quaggiù, però, noi viviamo un contatto fisico con la realtà magica, e dobbiamo avere la libertà di scegliere dove ci porteranno i nostri passi.”