Scene di questo tipo sono poco gradite al lettore se descritte nei particolari, quindi ci atterremo alla regola di Orazio, che impone agli scrittori di evitare argomenti che non siano certi di saper presentare nella miglior luce; regola, lo sappiamo, che vale anche per gli storici e per i poeti e che, se perseguita, porterebbe a questo ottimo risultato: che molti grandi mali – tali sono spesso i grandi libri – sarebbero ridotti a un male di poco conto.