Noi, con la nostra ragione che è espressione di una possibilità, di una tendenza ad essere, dobbiamo osservare, verificare, confutare l’evento, quindi esistere in ogni momento, perché esistere vuol dire avere coscienza dell’istante e della velocità e della posizione nello spazio dell’evento stesso. Vuol dire che l’evento diventa realtà quando accade, ossia quando noi lo osserviamo e lo misuriamo con l’intelletto e lo trasformiamo a livello di coscienza. Conoscere l’evento a livello profondo, diventare l’evento, vuol dire conoscere la natura del cosmo e quindi conoscere sé stessi.