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I baci nascono in modo così naturale sulle labbra di una ragazza di vent’anni! Non è amore, è un gioco; non si insegue la felicità, ma un attimo di piacere. Il cuore non desidera ancora niente: è stato colmato d’amore durante l’infanzia, saziato di affetto. Che taccia, adesso. Che dorma! Che lo si dimentichi!
Provavano tutti la stessa, voluttuosa, disperazione, quell’angoscia che prende l’anima quando la felicità è finita, ma è un’angoscia ancora intrisa di felicità, come il limo della terra è intriso d’acqua.
Da giovani, in certi momenti in cui la felicità arriva al punto più alto, quasi doloroso, si è al tempo stesso attori e spettatori – spettatori inebriati, innamorati di se stessi.
Come avveniva, nell’unione coniugale, il passaggio dall’amore all’amicizia?
i giorni passavano, la vita passava, e il meglio non arrivava. Quei domani continuamente attesi, e che continuamente, chissà perché, deludevano, erano ciò che alla fine faceva sfiorire la gioventù.
Spesso l’amore non è che il ricordo di un istante d’amore.
il brutto è che i nostri figli ci credono adulti, ma, su cento uomini, ce ne sono novantanove che non sono mai cresciuti, adolescenti invecchiati, bambini dai capelli bianchi che a un tratto muoiono senza aver vissuto.
«Non si piange mai solo per gli altri».
Quanta maturità ci vuole per scoprire aspetti umani nei nostri genitori o nei nostri insegnanti! E probabilmente tutta la vita sta in questo graduale cambiamento di prospettiva,
Gli voglio bene, è un buon compagno, la sua morte mi getterebbe nella disperazione, ma non ha più alcun potere su di me... Non ha più il potere di farmi soffrire, né di darmi la felicità.
ogni amore umano, per durare, dev’essere nutrito di passione; spenta la passione, cerca il suo alimento nelle parole dell’odio, nelle azioni ostili, in tutto ciò che è ancora movimento, calore, fiamma nel cuore dei due coniugi.
Ci sono momenti in cui vorrei ritrovare quella forza cieca che mi faceva scartare ogni considerazione di pietà o di paura, momenti in cui vorrei tornare a essere, come una volta, violenta, ardente, libera insomma! Perché non sono più libera. Mi sono imprigionata, murata viva con le mie stesse mani!».
«La felicità coniugale non somiglia alla felicità più di quanto l’amore coniugale non somigli all’amore»
non pensate che ci accada di passare, senza riconoscerla, davanti alla strada che gli dèi volevano farci prendere?».
L’amore lo concepisco unicamente come qualcosa di assoluto, e deve racchiudere in sé, perfette, la fedeltà, la comprensione, l’amicizia.
L’uomo non muore tutto d’un colpo. Molti anni prima dell’incidente o della malattia che gli saranno fatali, bisogna che egli si arrenda alla morte, che la riconosca, che l’accetti. È l’anima che, prima del corpo, deve morire, sciogliere a uno a uno tutti i legami terreni che ancora la trattengono, fare in sé il vuoto, il silenzio.
Non si occupava molto di lei. Aveva pietà di se stesso, solo di se stesso.
Gli anni di vita in comune avevano compiuto, quasi all’insaputa degli sposi, il loro lavoro segreto: di due esseri ne avevano fatto uno solo. Potevano scontrarsi, a tratti odiarsi, ma erano uno, come due fiumi che hanno mescolato il loro corso.
Contrariamente a quel che si crede, l’uomo, in generale, è cinico solo quando è molto giovane; a mano a mano che passano gli anni, diventa meno rigido e anche meno coraggioso. Il giovane predilige la realtà; l’uomo maturo la subisce; e il vecchio, più saggio, la evita, ma invano, perché essa lo raggiunge allo scoccare dell’ultima ora.
Non solo ho scoperto il pudore del corpo, che un tempo non conoscevo, ma anche quello dell’anima.
La passione sembra un dono di Dio, “troppo bello per essere vero”. Si sente che Lui ce la concede solo per un certo tempo; una cosa così, invece, è tutta nostra... conquistata a fatica, accumulata lentamente, distillata come un miele. E un giorno ci toccherà abbandonarla, abbandonare anche questo. Che peccato...».

