Ma io ho bisogno di respirare liberamente, di ridere, di vivere, di dimenticarti! Tu sì che mi dimentichi! Che ti piaccia o no, con tua moglie, i tuoi figli, al lavoro, ti liberi di me! Sai,» disse dolcemente «credo sia questa la forza del matrimonio in cui l’amore non ha, o non ha più, molto spazio. È che si cessa di pensare l’uno all’altro. Non si è più consapevoli dell’altro. Noi, invece, ne siamo consapevoli, dolorosamente, come di una ferita. E fa male»

