si voltò di nuovo per salire, i suoi occhi caddero ancora una volta sull’uomo che aveva udito chiamare Rhett Butler e che era fermo a qualche passo da Carlo. Evidentemente aveva ascoltato tutta la conversazione, perché le sorrise con malizia come un gatto; nuovamente i suoi occhi la fissarono con uno sguardo del tutto privo della deferenza a cui era abituata. “Per Giove!” disse fra sé indignata, usando l’imprecazione favorita di Gerald. “Sembra che… sì, pare che sappia come sono quando sono svestita…”