Cominciò ad aspettare le sue visite. In lui c’era qualcosa di eccitante che Rossella non riusciva a cogliere, ma che lo rendeva diverso da tutti gli altri. Qualcosa che toglieva il respiro nell’eleganza della sua figura aitante e rendeva il suo semplice ingresso in una stanza simile a un brusco contatto fisico, qualcosa nell’impertinenza, nello sguardo leggermente beffardo dei suoi occhi scuri che sembrava sfidarla ad addomesticarlo. “È quasi come se ne fossi innamorata!” pensò un giorno sbalordita. “Ma non è così, e proprio non ci capisco nulla.” Però il senso di eccitazione persisteva.
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