Foglie d'erba

by Walt Whitman

RINGRAZIAMENTI DI VECCHIO Ringrazio, fatto vecchio, ringrazio prima di andarmene, per la buona salute, per il sole del mattino, per l'aria impalpabile per la vita, la semplice vita, per i preziosi e tenaci ricordi (di te, madre mia cara, di te, padre mio, di voi, fratelli, sorelle, amici); ringrazio per tutti i miei giorni, non solo per quelli di pace, ma anche per quelli di guerra, per le miti parole, le carezze, i doni da terre straniere, per l'ospitalità ricevuta, per il vino e la carne, per i benevoli complimenti, (O voi cari lettori, invisibili, sconosciuti, giovani o vecchi, innumerevoli, indeterminati,, mai c'incontrammo, né mai c'incontreremo, eppure le nostre anime s'abbracciano, lungamente, strettamente, così tanto a lungo); ringrazio per gli esseri, gruppi di esseri, per l'amore, per le opere, le parole, i libri, i colori, le forme, per tutti gli uomini forti e prodi, devoti, intrepidi, che si lanciarono a sostegno della libertà, in tutti i tempi, in ogni terra, per i più forti, i più valorosi, i più generosi (un alloro speciale, prima che io me ne vada agli eletti della guerra della vita, ai soldati del canto e del pensiero, i grandi artiglieri, i più eminenti duci e capitani dell'animo. Come soldato che torna da una guerra finita, come viaggiatore, uno dei tanti, alla lunga processione retrospettiva, io rendo grazie, festose grazie! Il ringraziamento del soldato, del viaggiatore.