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Sono pronto a mangiarmi la testa se sbaglio!» Quell’ultima frase era l’intercalare preferito del signor Grimwig e produceva sempre un notevole effetto; a parte il fatto che chiunque troverebbe difficoltà a mangiarsi la propria testa, quella del signor Grimwig era così grossa che neanche il cannibale più affamato avrebbe potuto divorarla in una sola volta, senza contare lo spesso strato di cipria che la ricopriva.
«Un momento... un momento... scommetto che è stato lui a mangiare l’arancia e a lasciar cadere un pezzo di buccia sulle scale. Se non è così, sono disposto a mangiare non solo la mia testa ma anche la sua.»