Amy. L’Amal dei profughi tenaci e dal passato tragico era diventata Amy nella terra dei privilegi e dell’abbondanza. Quel paese che scorreva sulla superficie della vita, supino sotto cieli incrollabili. Ma indipendentemente dalla facciata dietro la quale mi nascondevo, sarei sempre appartenuta a quella nazione palestinese di esuli senza terra, né umanità, né onore. Il mio essere araba e il richiamo originario della Palestina mi ancoravano al mondo. E mi ritrovai a cercare sui libri di storia eventi e personaggi che corrispondessero ai racconti di Hajj Salim.

