spiego. Il piacere derivava dalla fin troppo chiara coscienza della tua umiliazione; dal fatto che tu stesso senti di aver toccato il fondo dell’abisso; che è abietto ma non puoi farci niente; che ormai non hai alcuna via d’uscita, che mai potrai diventare un altro uomo; che se pure avessi ancora tempo e fede per mutare, probabilmente non vorresti mutare, e se anche lo volessi ci rinunceresti perché in effetti non c’è niente in cui valga la pena di trasformarsi.