L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello
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Read between December 29 - December 31, 2024
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Il medico, a differenza del naturalista, ha a che fare ... con un singolo organismo, il soggetto umano, in lotta per conservare la propria identità in circostanze avverse. IVY MCKENZIE
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miei pazienti mi spingono continuamente a pormi delle domande e queste domande continuamente mi spingono verso i pazienti; sicché nelle storie o studi che seguono c’è un continuo movimento dagli uni alle altre e viceversa.
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Si deve incominciare a perdere la memoria, anche solo brandelli di ricordi, per capire che in essa consiste la nostra vita. Senza memoria la vita non è vita... La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro sentimento, persino il nostro agire. Senza di essa non siamo nulla... (Non mi resta che aspettare l’amnesia finale, quella che può cancellare una vita intera, come fu per mia madre...). LUIS BUÑUEL
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un uomo non consiste solo di memoria. Ha sentimenti, volontà, sensibilità, coscienza morale, tutte cose su cui la neuropsicologia non può dire nulla. Ed è in queste cose, che travalicano i confini di una psicologia impersonale, che lei può trovare il modo di arrivare al suo paziente e di cambiarlo. E le circostanze in cui lei svolge il suo lavoro glielo consentono meglio che ad altri, poiché lei lavora in una casa di cura, che è come un piccolo mondo, ben diverso dalle cliniche e dagli istituti dove lavoro io. Dal punto di vista neuropsicologico, lei può fare poco o niente; ma nell’àmbito ...more
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Noi abbiamo cinque sensi, di cui ci vantiamo, che riconosciamo ed esaltiamo, sensi che costituiscono per noi il mondo sensibile. Ma ce ne sono altri – sensi segreti, sesti sensi, se volete – altrettanto vitali, eppure non riconosciuti e non celebrati. Questi sensi, inconsci, automatici, li si è dovuti scoprire. E anzi, storicamente la loro scoperta è arrivata tardi: ciò che i vittoriani chiamavano con termine vago «senso muscolare» – la consapevolezza della rispettiva posizione del tronco e degli arti, che deriva dai recettori situati nelle giunture e nei tendini – fu in realtà definito (e ...more
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Charcot e i suoi allievi, tra i quali, oltre a Tourette, c’erano Freud e Babinski, furono tra gli ultimi esponenti della loro professione ad avere una visione unitaria di corpo e anima, di «esso» e «io», di neurologia e psichiatria. Con la frattura, prodottasi alla fine del secolo, fra una neurologia senz’anima e una psicologia senza corpo, scomparve ogni possibilità di comprendere la sindrome di Tourette. Anzi, sembrò che essa fosse scomparsa, e nella prima metà di questo secolo ne furono registrati pochissimi casi. Alcuni medici la consideravano addirittura «mitica», un prodotto della ...more
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Qui ormai navighiamo in acque sconosciute, dove può accadere di dover capovolgere tutte le solite considerazioni, dove la malattia può essere benessere e la normalità malattia, dove l’eccitazione può essere schiavitù o liberazione e dove la realtà può trovarsi nell’ebbrezza, non nella sobrietà. È veramente il regno di Cupido e di Dioniso.
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TRASPORTI
Eleonora Carlotti
Con la sezione trasporti si passa all' analisi di patologie non palesemente mnifeste. Questo rappresenta una ulteriore sfida clinica per individuare i soggetti affetti, delineare dei criteri diavnostici ed eventuli approcci terapeutici
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Se Dio, o l’ordine eterno, fu rivelato a Dostoevskij nel corso di attacchi epilettici, perché altre condizioni organiche non dovrebbero servire come ‘porte’ spalancate sull’aldilà o sull’ignoto? In un certo senso, questa sezione è lo studio di tali porte.
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signora O’C. non aveva alcun ricordo cosciente dei primi cinque anni di vita – nessun ricordo della madre, dell’Irlanda, di «casa sua». Questa mancanza, o dimenticanza, dei primi e più preziosi anni della vita la sentiva con un senso di acuta e dolorosa tristezza. Aveva spesso cercato, senza mai riuscirvi, di ritrovare i ricordi d’infanzia perduti e dimenticati. Ora, con il suo sogno e con il lungo «stato di sogno» che seguiva, ritrovava il senso della propria infanzia dimenticata, perduta. La sensazione provata non era solo un «piacere ictale», era una felicità trepida, profonda, fortissima. ...more
Eleonora Carlotti
È Rincuorante saper che nulla è andato perduto: è solamente nell' altra stanza
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Questo ci porta al nostro interrogativo finale: c’è «posto» nel mondo per un uomo che è come un’isola, che non può essere acculturato, reso parte della terraferma? Può la «terraferma» accogliere il singolare, fargli posto?