Ma quando Christina si arrampica faticosamente su un autobus, trova solo un’incomprensione sgarbata e stizzosa: «Ehi, signora, ma che fa? È cieca? È ubriaca?». E lei, che cosa può rispondere: «Non ho la propriocezione»? Questa mancanza di sostegno e solidarietà sociali rende ancor più pesante il fardello di Christina: è un’invalida, ma la natura della sua invalidità non è chiara; non è, dopo tutto, palesemente cieca o paralitica, o impedita in modo visibile, e il più delle volte viene trattata come una commediante o un’idiota. Ecco che cosa succede a chi è affetto da disordini dei sensi
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