«Gli acchiappamorti!» disse la donna. Era la prima volta che a Bangkok sentivo questa parola. La storia che ci stava dietro era raccapricciante. Secondo la credenza della gente, lo spirito di una persona che muore violentemente non riposa in pace. Se poi, nell’attimo della morte, il corpo viene mutilato, decapitato, schiacciato o fatto a pezzi, quello spirito allora diventa particolarmente inquieto e, a meno che non vengano effettuati, presto, i riti necessari, va a unirsi all’enorme esercito di «spiriti vaganti» che, con i cattivi pii, costituisce appunto uno dei grandi problemi della Bangkok
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