sempre stata. «Mi…» Socchiudo le palpebre, beandomi del suo calore. «Mi hai fatto la pipì addosso.» Un verso basso si arrampica dalla sua gola e rabbrividisce. «Cristo, non ricordarmelo.» «Te ne sei pentito?» Con ancora le dita sul mio volto, mi guarda, lento, e una luce brilla nei suoi occhi maliziosi. «Non ricordarmelo perché mi torna la voglia di farlo.» La verità mi sferza la schiena e mi raddrizzo, pronta a protestare, ma lui si avvicina di nuovo a me, rubando ogni briciolo di razionalità, mentre un tripudio di ali d’uccello prende a svolazzarmi nello stomaco. Dio, cos’è capace di
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