Clarasbookshelfmagic

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L’angelo dannato sospira, gli occhi mi bruciano, arsi dalla disperazione. L’angelo dannato allarga le spalle, le mani affondate nelle tasche dei pantaloni del completo scuro. Il suo odore, il suo odioso odore mi penetra e riduce a brandelli ciò che resta della mia determinazione. Si gira verso di me. I suoi occhi, i suoi odiosi occhi mi fanno cedere le ginocchia. Deglutisco, mi impongo di restare in piedi. Eretta, di fronte a lui. La borsa continua a essere pesante, non sono in grado di aprirla, le dita non hanno presa. Il cuore lo è di più, pesante, non smette di battere. Poi, l’angelo ...more
Le cicatrici dei Damyanov
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