The Fine Print. Un accordo per due (Dreamland Billionaires, #1)
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«Disegnare per te mi ha reso orgoglioso e renderti felice ha reso felice anche me.» Gli si incrina la voce e il suono che gli esce mi trafigge il cuore da parte a parte. I suoi occhi trovano i miei. «Conoscendoti meglio, ho confermato i miei peggiori sospetti in un modo completamente inaspettato. Sei molto di più di quello che dai a vedere, ma in una maniera che ti rende inestimabile.» Inestimabile? Non ti azzardare a piangere, Zahra. «Sei altruista, premurosa e disposta a farti in quattro pur di aiutare chi ti sta intorno. Dai ripetizioni gratis ai bambini e porti pane e biscotti a vecchi ...more
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«Ho dato la tua gentilezza per scontata e mi sono approfittato della tua fiducia. Per questo, ti chiedo scusa.» Batto le palpebre per scacciare le lacrime. «Come mai hai deciso di dirmi la verità?» «Non potevo continuare a fingere dopo la giornata che abbiamo trascorso insieme a Dreamland. Sono diventato dipendente dal modo in cui mi fai sentire, tanto che non sapevo più come dirti chi ero davvero. Avevo paura e non volevo che finisse. E così, anziché confessare, ho trovato il modo di tenerti compagnia come Rowan e di monopolizzare il resto della tua attenzione come Scott. È stata un’idea ...more
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Sento il cuore continuare a martellare neanche fosse sul punto di schizzarmi fuori dalla gola. Piaccio a Rowan. Ed è una cosa che odia. Il mio sorrisetto si trasforma in un sorrisone. «Perché sorridi? Non hai sentito una parola di quello che ho detto?» «Ti piaccio» affermo di getto. «No, ti sopporto più di quanto riesca a sopportare la maggior parte della gente. È per questo che vorrei uscire con te.» Scoppio in una risata che spinge Rowan a ritrarsi. «Lo trovi divertente?» «Un po’, però è anche dolce.» Lui sospira. E i pezzi tornano al loro posto. «Non ti piace sapere che ti piaccio.» «Non ...more
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Rowan si sporge sul tavolino, mi prende delicatamente il mento fra le dita e mi fa girare la testa a guardarlo. «Mi dispiace che ti abbia ferita, ma non che ti abbia lasciata andare.» Gli scocco un sorrisetto tremolante. «Sei sempre così egoista?» I suoi occhi scintillano. «Se si tratta di te, non c’è alcun dubbio.» Scuoto il capo.
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Se è così che ci si sente a stare insieme a una persona che è il sole puro, allora sono più che disposto a bruciarmi. Ogni. Santa. Volta.
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Mi sento… fiero di lei. Della sua capacità di farsi valere con gli altri come si è fatta valere con me. L’attiro contro il mio fianco. Sono seriamente tentato di nasconderla per il resto dei suoi giorni per proteggerla dagli idioti come Lance che hanno abusato del dono che è la sua presenza. L’ondata di possessività mi travolge inaspettatamente. Dovrei esserne sorpreso, e invece non lo sono. Sono sempre stato abituato a difendere il mio territorio. Giochi. Denaro. Investimenti. E ora… una donna. Malgrado l’idea sia inedita, la sensazione non lo è. Lance sposta l’attenzione su di me.
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Lui sorride. «Nah. Non finché non verrai a Chicago con me per confermare quello che so già.» Sono piuttosto sicura che l’idea di Rowan potrebbe farmi scoppiare il cuore nel petto. Fare progetti con così largo anticipo sembra aggiungere un altro strato alla nostra relazione senza impegno che però non sembra senza impegno.
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tu sei contento di rinunciare alla città in cambio di Dreamland?» Non dovrei indagare, però sono troppo curiosa. «Pensavo che non sarei più stato felice a Dreamland, e invece ora non ne sono più tanto sicuro.» Gli sorrido. «Davvero?» «Potrei aver conosciuto l’unica persona in grado di renderla tollerabile.» Il suo sguardo rimane totalmente assorto sul mio viso.
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Juliana gli regala un buffetto sulla guancia con aria materna. «Ha organizzato l’evento apposta per te perché, a suo dire, sei la mia fan numero uno.» Mi sa che la stanza si è appena capovolta. «Davvero?!» Mi volto a guardarlo. «Come hai fatto?» «Ah, non gliel’avevi detto» commenta Juliana. «Sei stato tu a pianificare tutto?» Rimango a fissare con tanto d’occhi l’uomo che si è inventato un firmacopie apposta per me. «No, mi hanno aiutato.» Juliana sghignazza. «Mia cara, se non fosse per Rowan, in questo momento il mio didietro sarebbe ancora incollato su una sdraio alle Hawaii per festeggiare ...more
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Scivolo fino al suo lato del tavolo e l’attiro sulle mie gambe. Zahra mi affonda il viso nella maglietta e la stringe in pugno, quasi sentisse il bisogno di aggrapparsi a qualcosa. Ho provato tanti sentimenti diversi nella vita, ma Zahra che viene da me in cerca di conforto mi risveglia dentro una sensazione che non riesco a identificare. Mi fa sentire necessario. Protettivo. Vendicativo nei confronti di chiunque osi farle del male. Zahra mi piace sul serio. La nostra relazione sta lentamente evolvendo da una frequentazione senza impegno a qualcosa di più, e la faccenda non mi lascia del tutto ...more
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afferro una ciocca di capelli e gliela sistemo dietro l’orecchio. «Sei assurdamente fantastica.» «Perché ho delle spillette pazzesche?» «Perché sei come sei.» Premo le labbra sulle sue in un bacio delicato che non intende né stuzzicare né provocare. Non so a cosa serva di preciso, so soltanto che è giusto così.
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«Ora il mio segreto.» Sospiro. Ho veramente intenzione di raccontarle tutto? Sono davvero capace di farlo? Quella parte del mio passato è al sicuro sottochiave, sommersa nei recessi dei miei ricordi più bui. Zahra mi circonda con gambe e braccia. Il suo calore si trasmette lentamente alla mia pelle, riuscendo a riportare un minimo di tepore nel gelo che mi scorre nelle vene. Butto fuori un sospiro nervoso.
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Zahra allunga una mano per stringere la mia. Io apro il pugno e lascio che le nostre dita si intreccino insieme. È un gesto semplice, che non dovrebbe significare granché, eppure stringere Zahra è come aggrapparsi a un’àncora di salvezza. Come se le uniche alternative fossero serrare la presa o farmi inghiottire dagli angoli più bui della mia mente.
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provare a mio padre che si sbagliava. Ho passato ogni giorno della mia vita a dimostrargli che non ero una delusione.» «A scapito di ciò che amavi?» «Era il prezzo da pagare per vivere in pace. Non ho mai pensato che avrei ricominciato a disegnare…» «Finché non hai visto quanto erano atroci i miei bozzetti.» Annuisco e accenno un sorriso. «Perché allora ancora non lo sapevo, eppure volevo che tu vedessi il vero me.»
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«Non te l’ho raccontato per farmi compatire.» «Perché allora?» «Il motivo…» azzarda, ma la sua voce si spegne. Gli lascio il tempo di cui ha chiaramente bisogno, e intanto ci limitiamo a starcene seduti qui a goderci il conforto della nostra reciproca compagnia. «Tu… perché…» Le fiamme del camino gli mascherano gran parte del rossore sul viso, ciononostante l’espressione terrorizzata nei suoi occhi non mi sfugge. Gli sfioro le labbra con le mie, imprimendovi un bacio impalpabile. «Perché cosa?» Il suo cuore martella più forte contro il mio petto, i battiti che divengono spaventosamente più ...more
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Potrebbe essere la cosa più simile a una dichiarazione d’amore che riuscirò mai a strappargli, ed è anche un segno di speranza. Il segno che Rowan potrebbe volermi non soltanto per una scopata ogni tanto o per contare su un’amica che lo tratta come una persona normale. Il segno che potrebbe essere davvero disposto a cambiare le cose tra noi se solo facesse uno sforzo.
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Poi mi dà un bacio alla base della colonna vertebrale. «Non era previsto che riuscissi a farmi sorridere, tantomeno a ridere.» Mi mordicchia l’orecchio prima di far scorrere il dito sui miei orecchini. «Non era previsto che mi entrassi sottopelle come un veleno per cui non esiste alcun antidoto.» Scivola dentro di me, ma solo con la punta. Io mi spingo all’indietro e si muove anche lui, tenendomi in ostaggio. «E di sicuro non era previsto che mi accendessi la voglia di averne sempre di più.» Il calore mi sboccia nel petto. Rowan mi affonda dentro con un’unica spinta, strappandomi un brusco ...more
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Giungiamo infine al Rockefeller Center, dove una folla di gente è già riunita intorno a un immenso albero di Natale che scintilla di lucine variopinte. Zahra piega la testa all’indietro per guardare l’abete in tutti i suoi ventitré metri di altezza. «Wow. In confronto a questo, l’albero di Dreamland fa ridere!» Sono quasi tentato di assicurarmi che il prossimo albero di Natale del parco sia altrettanto gigante solo per vederla felice com’è adesso.
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Zahra è raggiante. Per quel sorriso, sarei disposto a fare praticamente qualsiasi cosa.
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Mai in vita mia avrei pensato che fare un pupazzo di neve potesse essere così divertente. Vedere Zahra alle prese con la prima nevicata della sua esistenza è come guardare un bambino la mattina di Natale. Non ho mai provato una gioia simile prima d’ora. Perlomeno non da quando ho smesso di essere bambino anche io. Voglio rubare tutte le prime volte di Zahra. Tutto pur di ricreare quel sorriso che ha stampato sulla faccia mentre osserva un mucchietto di sassi e un pupazzo di neve tutto sbilenco. Muoio dalla voglia di impadronirmi del suo sorriso come di ogni altra parte di lei.
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suo sorriso. La sua risata. Le sue guance perennemente accaldate tutte le volte che ci sono io nei paraggi. Ho un tuffo al cuore. «Zahra!» Stringo il suo corpo contro il mio, nella speranza di aiutarla a riprendere i sensi, e invece ottengo soltanto altro silenzio. I suoi respiri delicati sono l’unica cosa che mi impedisce di dare completamente di matto. «Zahra, svegliati!» Una goccia d’acqua le cade sulla fronte. Alzo gli occhi al soffitto e non scorgo nessuna perdita. Poi un’altra goccia le schizza il viso, si mescola al rivolo di sangue. Mi ci vuole un secondo per realizzare che sono stato ...more
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«Possiamo parlarne quando ti avranno rimandata a cas…» «Piantala con le stronzate, Rowan. Che problema hai?» Lui inarca le sopracciglia al mio tono di voce. «Vuoi sapere qual è il mio problema?» Annuisco. «Tu. Tutta questa situazione del cazzo» sibila, gesticolando
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Ho trascorso la vita a pensare che l’amore rendesse deboli, e avevo ragione. Mio padre ne è la prova vivente. È vero che l’amore ti rende inerme, eppure è una conseguenza che si accetta volentieri. Perché amare qualcuno significa fidarsi a tal punto di quella persona da sapere che non abuserà mai del potere che ha su di te. Qualsiasi siano i sentimenti di Zahra nei miei confronti, io mi fido di lei. Tanto da essere disposto ad affidarle il mio cuore e il mio futuro. Arrivato a questo punto, non c’è lista dei pro e dei contro che possa convincermi a starle alla larga. Ora so cosa devo fare. È ...more
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«Com’è possibile che tu preferisca gestire un parco a tema piuttosto che diventare il direttore finanziario e amministrativo di una delle multinazionali più importanti del mondo?» «Perché ho conosciuto una persona speciale e non intendo rinunciarvi per un maledetto lavoro d’ufficio a migliaia di chilometri di distanza, dove sarei soltanto infelice senza di lei.» Declan sembra a corto di parole. «Porca puttana» bisbiglia Cal sottovoce. «Dici sul serio?» Annuisco.
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Declan torna a focalizzare la propria irritazione sul sottoscritto. «Stai facendo tutto questo per una ragazza?» «No, lo sto facendo perché mi piace la persona che mi sforzo di essere quando sono con quella ragazza.» «Accidenti» esclama Cal. «Rowan sarà anche uno di poche parole, ma quando le tira fuori…» Si bacia la punta delle dita. «Pura poesia.» Declan scuote la testa, chiaramente del parere opposto a quello di Cal. «Porca puttana, sei completamente uscito di testa.»
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tuttavia quando si tratta di Zahra non smetterò mai di essere ingordo. Sarà sempre l’eccezione a ogni regola e l’unica persona per cui sono pronto a fottere il mondo intero. Perché se lei è infelice, rovinerò chiunque le abbia portato via il sorriso, compreso il sottoscritto.
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Traggo un bel respiro profondo e le dondolo la busta davanti agli occhi. «Ho con me un passatempo per convincerti a concedermi un’ora del tuo tempo.» Lei strabuzza gli occhi. «Sei serio?» Mi acciglio. «Sì! Ho condotto una ricerca sulle tecniche migliori per costruire una casetta di pan di zenzero e ho pensato che potremmo metterci alla prova mentre mi ascolti. Ho portato anche una scorta di bastoncini dei ghiaccioli che potremmo usare come puntelli.» Zahra non commenta. E dai, ti prego, di’ qualcosa. «Pensavo anche di rifare la glassa da zero, perché quella nella confezione sembra disgustosa.» ...more
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«Non sono arrabbiata.» Lei si china su di me. «Significa che gli sei ancora affezionata, meglio così» bisbiglia. Meglio così? Di che parla? «Non so di che stai parlando.» «Oh, tesoro.» Martha mi sfiora con un buffetto sulla guancia. «Ho fatto due più due quando il signor Kane mi ha chiesto di contattare Juliana De La Rosa. Vista la conversazione che avevamo avuto tu e io a proposito dei suoi libri, ho collegato la vicenda.»
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Martha, invece, alza una mano segnata dall’età. «Io avrei bisogno di un chiarimento.» L’angolo della bocca di Rowan si piega all’insù. «Su cosa?» «Vorrei sapere se ha un piano d’azione per i lavoratori disabili del parco.» Per la prima volta dall’inizio della presentazione, l’imperturbabile facciata di Rowan si incrina. Fissa Martha, che gli restituisce un sorrisetto sornione. «Tu non stai dalla sua parte?» le domando, chinata su di lei per bisbigliarle all’orecchio. «Ma certo.» Martha mi strizza l’occhio. «C’è un argomento che non ha ancora affrontato.» Rowan si schiarisce la gola e manda ...more
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