Alzo gli occhi al soffitto, gesto che serve soltanto a illuminarle il viso come uno di quei maledetti fuochi d’artificio di Dreamland. Nessuno mi ha mai guardato in quel modo. È strano. Come se fosse sinceramente interessata alla mia compagnia anziché all’idea di strapparmi qualche favore. Sento la pelle pizzicare sotto il peso del suo sguardo.