«Diciamo, in via del tutto ipotetica, che qualcuno abbia fatto un torto a tua sorella.» «Oh, no.» Ani si porta una mano alla testa. Io mi giro sulla panchina per guardarla meglio in faccia. «Cosa?» «Quindi è colpa tua?» «No.» E invece sì. Ma lei come fa a saperlo? «Lo avevo capito che era successo qualcosa!» Ani salta su e inizia a camminare avanti e indietro. Mi inalbero subito. «Che vuoi dire?» «Non è venuta a cena da noi, e Zahra salta gli appuntamenti di famiglia solo se è triste o malata.» Porca puttana. Questa era proprio l’ultima cosa che volevo. «Ho combinato un casino.»