Il signore degli anelli in Reading Challenges

Apr 07, 2012 Lia rated it it was amazing · review of another edition

ELEN SÍLA LÚMENN’ OMENTIELVO

Armoniosa la voce di Gildor Inglorion prorompe e pervade la Contea. In lode della bellezza, il canto elfico, per quanto la paura del Signore Oscuro e la selvaggia devastazione dominino la Terza Era, richiama a sé Frodo. Il canto muove la vita delle creature più incantevoli dell'opera tolkieniana; è la loro stessa storia in versi che eterna giunge nella Terza Era, ripercorrendosi e comprendendosi nella ricchezza dei suoi epici momenti. Eppure nella Terra di Mezzo, a or ELEN SÍLA LÚMENN’ OMENTIELVO

Armoniosa la voce di Gildor Inglorion prorompe e pervade la Contea. In lode della bellezza, il canto elfico, per quanto la paura del Signore Oscuro e la selvaggia devastazione dominino la Terza Era, richiama a sé Frodo. Il canto muove la vita delle creature più incantevoli dell'opera tolkieniana; è la loro stessa storia in versi che eterna giunge nella Terza Era, ripercorrendosi e comprendendosi nella ricchezza dei suoi epici momenti. Eppure nella Terra di Mezzo, a oriente del Grande Mare, lungo l’antica via che giunge ai Porti Grigi, gli Elfi sono in cammino per raggiungere Valinor e il destino degli uomini fatale da essi si separa. “Una stella brilla sull’ora del nostro incontro”, dirà Frodo inchinandosi a Gildor. Nell’Antica Lingua, dettate dal caso, presagio di alleanze, le parole di Frodo sembreranno preannunciare che il sentiero degli hobbit e delle altre genti per buona sorte incrocerà ancora una volta la via degli Elfi. Ma mai paga di ombre la Terra di Mordor segue già un’inesorabile volontà e per Frodo, figlio di Drogo, “Amico degli Elfi”, portatore dell’Anello, è tempo di intraprendere un lungo viaggio.
Una gemma della letteratura del Novecento, in tre volumi, Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien, nasce da un nucleo narrativo di fondo, che, pur nutrendosi delle vicende riguardanti la creazione degli Anelli del Potere, si arricchisce di un’intuizione originale del genere epico fantasy, escludendo la possibilità di privilegiare una componente a scapito di altre, alimentandosi ovverosia di quell’amore onnicomprensivo per la narrazione che richiama un’animata miscellanea di temi: dalla serenità di cui è espressione la Contea animata dalla gustosità delle storie e dei banchetti, dall’ amore per l’erba-pipa e dalla cura per la natura, alle ricchezze, gli onori e i piaceri, per i quali la stirpe umana è narrata, pur non celando la forza solida e la prodezza dei suoi cavalieri più grandi nonchè il cuore sincero e la saggezza ampia del suo futuro re; dai consigli dei suoi valorosi Stregoni all’ospitalità e protezione dei suoi fatati personaggi, gli Elfi incantevoli e gli unici Ent. In tal modo, su questi presupposti di base, amarne la lettura è concepirne la virtù, disvelandosi nel corso della tolkieniana narrazione una verità alla comprensione della quale invito tutti i lettori. Il caro Samvise Gamgee l’ha così espressa: «Come un limpido e freddo baleno passò nella sua mente il pensiero che l’Ombra non era in fin dei conti che una piccola cosa passeggera: al di là di essa vi erano eterna luce e splendida bellezza». ...more

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