Follia in Reading Challenges

Sep 21, 2024 Alfonso D'agostino rated it it was ok · review of another edition

Sono stonato.

Stonato di quello stonato che MoglieRiccia si preoccupa, quando rientro dal lavoro o dalla spesa con le cuffiette nelle orecchie e sto canticchiando , e quando tolgo gli auricolari la prima frase che mi dice è “Non stavi cantando così mentre camminavi, VERO?”.

Stonato di quello stonato che se andiamo a un concerto, si canta e io mi concentro e faccio del mio meglio e faccio qualche video, quando poi lo riascolto mi sale un senso di vergogna che neanche quella volta a Milano che ho pa Sono stonato.

Stonato di quello stonato che MoglieRiccia si preoccupa, quando rientro dal lavoro o dalla spesa con le cuffiette nelle orecchie e sto canticchiando , e quando tolgo gli auricolari la prima frase che mi dice è “Non stavi cantando così mentre camminavi, VERO?”.

Stonato di quello stonato che se andiamo a un concerto, si canta e io mi concentro e faccio del mio meglio e faccio qualche video, quando poi lo riascolto mi sale un senso di vergogna che neanche quella volta a Milano che ho parlato malissimo di Gibilterra in un bar e nel tavolo dietro il mio c’era uno dei suoi 34.000 abitanti (mi ha fatto vedere un documento).

Per questo, non mi sorprendo se mi dici che la mia è una voce “fuori dal coro”. E su “Follia” di Patrick McGrath, romanzo celebratissimo sui social e in cui sono incappato più volte, starò fuori dal coro.

Lo si definisce romanzo psicologico, e io ci ho intravisto un primo limite narrativo: la narrazione è affidata alla voce dello psichiatra di Stella, donna sposata con un medico della struttura e protagonista di una fuga d’amore con un paziente del manicomio criminale. L’introspezione che un romanzo del genere promette finisce quindi per essere fortemente limitata, ed in alcuni punti (molti dei quali “chiave”), sembra prevalere la voce accademica rispetto a quella narrativa, e francamente non mi pare che questo aiuti.

E poi c’è appunto Stella, personaggio di un fastidioso che spostati, non perché “sbagli” ma perché sbaglia in maniera del tutto insensata anche in un contesto passionale che certamente ottenebra i neuroni, salvo poi riacquistare brevissimi momenti di lucidità; Peter, lo psichiatra narrante, è a sua volta un protagonista problematico, accademico fino a una svolta – anch’essa quasi assurda più che sorprendente – nel finale. Su Edgar, il paziente-amante, stendo direttamente un velo pietoso.

Il solo pregio di “Follia” è quello di essere un romanzo clamorosamente voltapagina, che fai fatica a mollare anche se lo stai odiando. Non basta. ...more

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Jan 13, 2018 Danilo De rossi rated it really liked it · review of another edition

Di questo libro ho sempre sentito parlare un gran bene, ho letto commenti entusiastici e lodi sperticate. Mi ci sono avvicinato con curiosità e con un carico di aspettative piuttosto alto, cosa, questa, quasi mai favorevole nelle premesse.
Nel complesso il romanzo mi è piaciuto, specie per le ambientazioni e la capacità di McGrath di tenere alto il livello di tensione durante tutto il corso della storia, ma...c’è un ma. La storia torbida, scabrosa, malata e autolesionista tra la moglie di uno ps ...more

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Mar 30, 2020 lonelypepper rated it did not like it

Shelves: best-seller-che-non-fanno-per-me

Sinceramente non capisco proprio l'hype attorno a questo libro, che per me non è altro che un pateracchio insensato senza capo né coda. La trama sembra forzata, innaturale, piena di buchi e di nonsense. Dall'inizio del romanzo si avvita su se stessa, con uno stile narrativo che è di una noia mortale: in questo romanzo succedono un sacco di cose ma il modo di raccontarle è così piatto che sembra che non succeda niente, non c'è suspense e si arranca sbadiglio dopo sbadiglio per arrivare a un final ...more

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